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Parte il progetto europeo Agritech per l'agricoltura digitale

Coordinato dall'Università di Pisa ha un budget di 3,5 milioni di euro: ecco il progetto "Agricoltura digitale per lo sviluppo sostenibile"

Fonte immagine: pixabay
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Parte il progetto "Agricoltura digitale per lo sviluppo sostenibile" (Agritech Ue), con un budget di circa 3,5 milioni di euro e co-finanziato al 50% nell’ambito del programma Digital Europe. Il progetto è coordinato dal professor Gianluca Brunori dell'Università di Pisa e vi partecipano il consorzio universitario Quinn, il Cnr-Isti, l’Università di Macerata, le Università di Gent, di Atene, di Almeria, di Montpellier, ed alcune imprese Agritech.

E' in partenza il progetto "Agricoltura digitale per lo sviluppo sostenibile" (Agritech Ue), con un budget di circa 3,5 milioni di euro e co-finanziato al 50% nell’ambito del programma Digital Europe. Il progetto è coordinato dal professor Gianluca Brunori dell'Università di Pisa e vi partecipano il consorzio universitario Quinn, il Cnr-Isti, l’Università di Macerata, le Università di Gent, di Atene, di Almeria, di Montpellier, ed alcune imprese Agritech.

L’obiettivo di Agritech è sviluppare moduli didattici che costruiscano competenze di alto livello nell’ambito della digitalizzazione per l’agricoltura sostenibile, con una particolare enfasi sui principi dell'agroecologia e dell’innovazione responsabile. Verranno affrontati tra gli altri i temi dell'agricoltura di precisione, dell'uso di droni a scopo di monitoraggio, della gestione dei dati aziendali, dell'applicazione dell'intelligenza artificiale, dell'automazione delle operazioni agricole, della digitalizzazione della tracciabilità di filiera. Per ciascuno di questi temi si analizzeranno anche le implicazioni socio-economiche (compresi i rischi e le conseguenze inattese) e legali. I corsi saranno basati su programmi interdisciplinari in grado di unire le competenze tecnologiche, agronomiche, e socio-economiche.

I moduli saranno rivolti in via prioritaria a studenti con laurea triennale in scienze agrarie, informatica, ingegneria informatica. Il progetto ambisce a costruire un catalogo europeo di attività didattiche blended, puntando su una didattica innovativa basata sull’esperienza, fortemente orientata su strumenti online. E’ prevista la mobilità degli studenti e dei docenti e l’attivazione di titoli congiunti.

“Puntiamo a valorizzare l’esperienza maturata in diversi progetti europei e nel corso di perfezionamento attivato dal DISAAA in partnership con DI, DII, CNR, Quinn e creare sinergie con le iniziative avviate nell'ambito del Contamination Lab – spiega il professor Brunori – per l’Ateneo, che partecipa con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali in collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria Informatica e di Informatica, il progetto rappresenta una preziosa opportunità per qualificarsi in ambito Europeo come uno degli atenei di eccellenza sulla tematica dell'agricoltura digitale”.

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