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Come scegliere il piano cottura giusto per noi

Come il frigorifero, la lavatrice e il forno, anche il piano cottura è un elettrodomestico da scegliere con molta cura

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Come scegliere piani cottura a gas, elettrici o a induzione, a seconda delle nostre abitudini e dei consumi in bolletta. 

Le variabili in gioco per acquistare il nostro piano cottura sono molte, a partire dal budget a disposizione che indirizzerà già la gamma dei prodotti che andremo a valutare. Possiamo scegliere piani cottura a gas, elettrici o a induzione, a seconda delle nostre abitudini, dei consumi in bolletta e ovviamente del nostro gusto.

I fornelli a gas, solitamente quelli con la manopola per intenderci, sono molto accessibili ed hanno il vantaggio di essere semplici nel loro funzionamento. Anche il loro consumo è decisamente buono, almeno guardando la bolletta, poiché se pensiamo alla dispersione di energia, questi elettrodomestici si attestano intorno al 60% di spreco, poiché tra la fiamma e la base della pentola intercorrono diversi centimetri che rendono il fuoco soggetto a movimenti dispersivi dovuti anche ad un semplice soffio.

Per i piani elettrici dobbiamo distinguere tra i piani radianti e alogeni e quelli a induzione, di nuovissima generazione. Nel primo caso va detto che rispetto ai piani a gas, pur essendoci un oggettivo risparmio in termini di dispersione, non ci troviamo ancora al livello di top gamma poiché il piano, essendo in vetroceramica, trattiene molto calore. Nei piani radianti si ha una resistenza elettrica sotto la superficie di vetroceramica, e la pentola viene scaldata appunto per trasmissione dal calore generato dalla resistenza. Per l’alogeno il funzionamento è simile, solo che al posto della resistenza, c’è invece una potente lampada a infrarossi.

Per avere il massimo rendimento dobbiamo optare però sul sistema a induzione, che si assesta intono al 90%, contro il 40% del gas. L’induzione sfrutta le bobine sottostanti il piano in vetroceramica, alimentate da energia elettrica, e che generano un campo magnetico che si trasferisce direttamente e rapidamente alle pentole.

Le pentole da usare devono avere un fondo perfettamente piatto e con uno strato inferiore di materiale ferroso, senza il quale non potrebbe attivarsi il campo magnetico. Questo significa che se acquistiamo un piano a induzione dovremo buttare tutte le pentole di terracotta, alluminio, rame, quelle antiaderenti col fondo di alluminio. Un’alternativa alla sostituzione della nostra batteria è data dai dischi adattatori (costo 10-15 euro l’uno) che però allungano sensibilmente i tempi di cottura, aumentato i costi di gestione.

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