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Costruzioni: direttiva europea sulle tecnologie spinge l'Italia

Alberto Montanini: “Il nuovo accordo sulla direttiva EPBD raggiunto in Parlamento Europeo rappresenta un grande passo avanti per la filiera delle costruzioni”

  • cantiere edile, gru e progetto

La direttiva pone chiare basi per la strada che l’industria degli impianti termici e degli impianti idrico-sanitari rappresentata da Assotermica dovrà seguire nei prossimi anni. 

Il presidente di Assotermica Alberto Montanini, in una nota apposita, ha voluto esaltare la nuova direttiva europea in fatto di edilizia: «Il nuovo accordo sulla direttiva EPBD raggiunto in Parlamento Europeo rappresenta un grande passo avanti per la filiera delle costruzioni. Infatti, l’apertura a un approccio multi-tecnologico (oltre che multienergetico e multitarget), che prevede la coesistenza di una pluralità di tecnologie efficienti, rende più agevole il percorso verso l’ambizioso obiettivo di un’edilizia green, rispetto a quanto prospettato in precedenza. La direttiva pone chiare basi per la strada che l’industria degli impianti termici e degli impianti idrico-sanitari rappresentata da Assotermica dovrà seguire nei prossimi anni. Come rappresentanti del settore, è importante ribadire che, per realizzare gli obiettivi europei e perseguire così la causa della transizione sostenibile, si rende ancora più necessario un nuovo piano di incentivi a sostegno dell’industria, che consenta alle imprese di tenere il passo con l’agenda dettata a livello europeo. Nel 2023 abbiamo assistito – e spesso ci siamo pronunciati, insieme ad altre organizzazioni che condividono la nostra visione – agli effetti che il ridimensionamento dei bonus edilizi, con lo stop a cessione del credito e sconto in fattura, ha causato sulla manifattura, con ingenti perdite per le imprese e conseguenti danni per i cittadini. Ora più che mai, anche in vista della prossima revisione generale dei bonus nel 2025, ci auguriamo che le istituzioni siano sensibili al proseguimento di questa misura e all’introduzione di nuovi piani di sostegno; sto parlando di accelerazione della sostituzione qualificata dei generatori e degli impianti, non di assistenzialismo. La filiera delle costruzioni ha bisogno di un “testo unico degli incentivi”, di chiarezza, di stabilità del provvedimento nel tempo al fine di programmare la politica industriale.»
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