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Milano è la città più veloce per vendita di immobili ma in calo

I tempi necessari per la cessione di una casa si abbassano in tutta Italia ma nei capoluoghi di più

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Nelle grandi città (nella prima parte del 2023) si è arrivati a 105 giorni, con un miglioramento di 3 giorni rispetto a un anno fa (108 giorni). Ancora una volta Bologna e Milano si confermano le città più veloci, rispettivamente con 68 e 56 giorni, con Milano che peggiora rispetto a un anno fa (era a 52 giorni). 

Gli ultimi dati elaborati dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa sui tempi di vendita degli immobili non hanno messo in evidenza grandi variazioni a livello generale, anche se ci sono segnali di aumento in alcune città, soprattutto laddove i prezzi degli immobili sono saliti in modo importante negli ultimi semestri.

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Nelle grandi città (nella prima parte del 2023) si è arrivati a 105 giorni, con un miglioramento di 3 giorni rispetto a un anno fa (108 giorni). Ancora una volta Bologna e Milano si confermano le città più veloci, rispettivamente con 68 e 56 giorni, con Milano che peggiora rispetto a un anno fa (era a 52 giorni). Tempi più lunghi anche per Palermo che passa da 132 a 136 giorni confermandosi, anche in questo semestre, la città dove occorre più tempo per vendere un immobile. 

Nelle realtà dell’hinterland delle metropoli occorrono 139 giorni contro i 148 di un anno fa. I tempi di vendita più brevi si segnalano nell’hinterland di Verona (118 giorni), che migliora di 9 giorni grazie soprattutto al traino del mercato della casa vacanza. Segue l’hinterland di Firenze con 122 giorni.

Nei capoluoghi di provincia chi decide di vendere casa deve mettere in conto mediamente 129 giorni, decisamente meno di quanti ne avrebbe impiegati un anno fa quando ne occorrevano 134 giorni. Si raggiungono così i livelli minimi degli ultimi dieci anni.

I dati analizzati sono specchio di quanto sta accadendo sul mercato dove iniziano a vedersi i primi segnali di rallentamento, soprattutto in quelle città in cui è più evidente la distanza tra la capacità di spesa dei potenziali acquirenti, che si è ridotta a causa degli aumenti dei tassi di interesse e le richieste dei proprietari.

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