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Edilizia: ad agosto Italia ancora in contrazione, indice Pmi a 47

Il declino estivo è moderato ma la contrazione si conferma costante negli ultimi 5 mesi

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Segno meno per il settore edilizio anche ad agosto. Si tratta della contrazione più forte registrata negli ultimi cinque mesi.

Il settore edile dell'Italia ad agosto è risultato ancora in contrazione. Per il nostro Paese, infatti, l'Indice Hcob Pmi si è attestato a 47,7 punti, in calo rispetto al 48 di luglio. Si tratta di un declino tutto sommato moderato rispetto ad altri paesi dell'Eurozona, ma è stata comunque la contrazione più forte registrata negli ultimi cinque mesi.

Analizzando i dati per sotto-settore, quello non residenziale ha continuato a registrare la performance peggiore. Qui l'attività è scesa al livello più rapido in un anno, con un tasso di declino molto più marcato rispetto alle categorie dell'edilizia residenziale e dell'ingegneria civile. Ciò detto, l'edilizia residenziale ha comunque registrato la performance mensile più debole da gennaio. Per l'ingegneria civile, invece, il calo è stato marginale e il più lento in sei mesi. La debolezza di fondo dell'attività edilizia complessiva è stata strettamente legata al primo calo di nuovi ordini ricevuti dai costruttori italiani in tre mesi. Il calo è stato inoltre solido e il più forte da febbraio. I clienti si sono mostrati riluttanti a impegnarsi in nuovi contratti in un contesto macroeconomico incerto. 

"Il settore edile italiano sta attualmente navigando in un tunnel recessivo di cui non si intravede la fine", commenta Tariq Kamal Chaudhry, economista presso l'Hamburg Commercial Bank. "L’Indice non fa che confermare un'ulteriore contrazione. Questa condizione persiste da quasi un anno e le prospettive a lungo termine non sembrano molto migliori. Il programma EUNextGen, che dovrebbe fornire all'Italia 200 miliardi di euro di aiuti, è attualmente in pericolo".

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