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L’Italia è stata la più brava d’Europa a sganciarsi dal gas

In otto mesi i consumi di gas naturale sono scesi di circa il 20% rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti

  • Chiuse Gas

Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, oltre a massimizzare la produzione termoelettrica con combustibili diversi dal gas, ha stabilito l’applicazione di alcuni provvedimenti per limitare il consumo di energia per il settore residenziale e terziario.

Abbiamo ancora tutti nelle orecchie le notizie continue e rimbombanti sugli aumenti del prezzo del gas e, collegati, di quelli dell’energia e delle altre materie prime le cui lavorazioni sono correlate.
Ciò ha dettato per l’Italia delle scelte differenti riguardo l’approvvigionamento energetico.
Quali sono i risultati di quelle scelte?
Analizzando i dati elaborati da Enea (ente nazionale dell’energia) dell’arco temporale che spazia dall’agosto 2022 al marzo 2023, in Italia sono stati risparmiati circa 10 miliardi di m3 di gas metano negli otto mesi presi in considerazione.
Un risparmio pari al 18% in meno dei consumi medi dello stesso periodo negli ultimi 5 anni. Si tratta di un risparmio che supera di circa il 20% (circa 2 miliardi di m3) la riduzione di 8,2 miliardi di m3 fissata dal Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale. La riduzione dei consumi in Italia leggermente superiore a quella della media UE (-17,7%).
Oltre a massimizzare la produzione termoelettrica con combustibili diversi dal gas, il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale ha stabilito l’applicazione di alcuni provvedimenti per limitare il consumo di energia per il settore residenziale e terziario. Tra questi, ha previsto alcune misure amministrative di contenimento del riscaldamento (limiti di temperatura negli ambienti, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento, in funzione delle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano) e una serie di misure comportamentali promosse con una campagna di sensibilizzazione realizzata da ENEA e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano e autore dello studio insieme a Francesca Caffari, spiega: 
“Attraverso questo insieme di azioni amministrative e comportamentali, alle quali Enea ha fortemente contribuito, siamo riusciti non solo a centrare l’obiettivo fissato dal Piano ma a risparmiare un 20% in più di gas. A questo risultato hanno contribuito anche le temperature miti della stagione invernale e le drastiche misure di contenimento adottate soprattutto dall’industria energivora”.
Tutti i Paesi UE hanno superato complessivamente gli obiettivi prefissati: nel periodo gennaio 2022 - marzo 2023 il consumo di gas è stato costantemente inferiore alla media 2017-2022 del periodo. Tra gennaio e luglio 2022, il consumo di gas naturale nell’UE è diminuito anche prima dell’obiettivo di riduzione del 15% del gas stabilito dal Consiglio europeo. Tuttavia, le diminuzioni maggiori sono state registrate nella seconda parte del 2022, a partire dalla riduzione dei consumi del 14% ad agosto (-14,3% a settembre, -24,4% a ottobre, -25% a novembre e -12,3% a dicembre). Nel 2023 i consumi sono calati del 19% a gennaio, del 14,7% a febbraio e del 17,1%. a marzo.
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