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Fotovoltaico, si può scegliere tra Superbonus o Bonus Energetico

Inserendolo come intervento complementare per il bonus 110% si perde la remunerazione dell’energia prodotta non consumata

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  • pannelli solari

I pannelli solari moderni durano trent'anni e possono non solo ripagarsi ma aumentano di valore, anche 5 volte la spesa sostenuta in compensazione delle bollette.

Superbonus per l’efficientamento energetico con i pannelli fotovoltaici? Assolutamente si, anche se ovviamente i pannelli da soli non bastano. Affiancandoli però ad un intervento trainante, come ad esempio la coibentazione della struttura muraria, la combo può senza dubbio valere il miglioramento di due classi energetiche ed aprire così le porte alla detrazione fiscale prevista dal bonus 110%.

calcolo dei costi

I pannelli fotovoltaici permettono all’edificio di assorbire meno elettricità dalla rete elettrica del GSE e così facendo riduce le emissioni di CO2 e aiuta a ridurre le importazioni di energia dall'estero.

In più, tramite lo “Scambio sul Posto”, l'investimento sostenuto per la realizzazione di in un impianto può ripagarsi in circa 4 anni.

I pannelli di ultima generazione, ormai sono lontani parenti dei primi pannelli solari che distanziano per efficienza, durata e rendimento, offrono un rendimento di qualità per almeno 30 anni. Ciò vuol dire che se i primi 4/5 anni servono a ripagarsi la spesa sostenuta in risparmio energetico sulal bolletta, negli anni restanti di vita dell’impianto, si può guadagnare cinque volte l'investimento iniziale.

La tecnologia corrente consente poi di installare degli impianti di accumulo che permettono di conservare l'energia prodotta e non consumata sul momento. Mediante l’utilizzo di dispositivi conosciuti come ottimizzatori, la resa dell'impianto può essere aumentata del 20-25%.

Il fotovoltaico può essere poi abbinato alla pompe di calore, per produrre gratuitamente acqua calda, riscaldamento e climatizzazione estiva. Un impianto tipo per uso domestico su un appartamento tra gli 80 e i 100 metri quadrati costa circa 6mila euro che scendono alla metà, quindi 3.000 euro grazie alla detrazione del 50%.

Come detto, inserendo l’impianto nei lavori per richiedere il superbonus, è possibile portare in detrazione non più il 50% del bonus energetico ma il 110% della spesa effettuata. Accedendo al Superbonus si perde la possibilità dello “Scambio sul Posto”, che consente di ricevere la remunerazione dell'energia che viene immessa in rete. In questo caso è consigliata l’installazione di un apparecchio di accumulo il cui acquisto ricade nel bonus 110%.

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