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Dopo un abuso edilizio, la richiesta di condono non interrompe i termini

Il TAR ha specificato che la validità di un’ordinanza di demolizione non è inficiata dalla semplice dichiarazione a voler mettere in regola l’edificio

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  • pianificazione dei lavori da eseguire

Il raggiungimento della piena regolarità normativa di un immobile è "conditio sine qua non" per accedere ai bonus. In caso di irregolarità occorre sanare. Come?

Quali sono tempi e modi giusti per ottenere una sanatoria?

La piena regolarità normativa di un immobile è condizione indispensabile per l’accesso ai bonus. In caso di irregolarità, per non compromettere l’esito dell’accettazione dell’agevolazione, bisogna prima sanare.

Sanatoria che diventa quindi un procedimento da imparare e condurre nel migliore dei modi per non dover rinunciare a priori ad uno strumento ottimale, quello appunto dei bonus, attraverso cui migliorare i propri immobili.

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A fornire dettagli sull’argomento è arrivata lo scorso mese di marzo una sentenza (la 2450/2021) del 22 marzo del Consiglio di Stato. Il caso su cui si esprime la sentenza è quello di un immobile abusivo realizzato nel 1994, e sul qualche pende dal 1996 un’ordinanza di demolizione emessa dal Comune. I proprietari hanno presentato domanda di condono edilizio, lo stesso Comune ha respinto la richiesta ritenendola inammissibile in quanto i termini di presentazione erano scaduti.

Ecco appunto la centralità del tema dei tempi e modi di presentazione dell'istanza di condono edilizio.

Il semplice pagamento dell'oblazione per attivare la domanda di condono, non risulta sufficiente a interrompere i termini dell’abuso.

Il TAR, con un preciso pronunciamento ha infatti chiarito che: “Per accedere alla sanatoria edilizia è indispensabile che venga identificato l’oggetto, ossia la costruzione abusiva, che il richiedente si propone di legittimare; individuazione che il mero pagamento di una somma di denaro con bollettino postale non è idonea a fornire. Tale pagamento, su c/c destinato alle oblazioni per abusivismo edilizio, lascia intendere l’intenzione di oblare un qualche illecito di natura edilizia ma certamente non vale a determinare lo specifico abuso da condonare. Per quanto libera possa intendersi la forma della domanda, essa nondimeno deve presentare gli elementi essenziali per renderla riconoscibile come tale e l’indicazione dell’oggetto è uno di questi elementi”.

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