Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com

Isolamento termico con processo di verniciatura? Meglio utilizzare i pannelli

Secondo l’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico il poco spessore determina il risultato

Fonte immagine: Fonte non disponibile
  • Sole caldo

È possibile avere un effetto di isolamento termico mediante la verniciatura dell'edificio evitando interventi murari più laboriosi e invasivi?

Le vernici alto emissive e, in quanto vernici, di ridottissimo spessore, non possono essere considerate prodotti per l’isolamento termico degli edifici per il comportamento invernale. Questa la sentenza che lascia pochi appigli, riportata nello studio dell’ANIT, l’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico.

Migliorare di due classi energetiche l’edificio; è la condizione essenziale per accedere al Superbonus 110%. Per raggiungere un miglioramento tanto eclatante, l’intervento trainante più gettonato è quello del rivestimento termico della struttura.

Il rivestimento può essere effettuato attraverso il posizionamento di pannelli di vario materiali, mediante il riempimento dei muri o, anche, tramite verniciatura con apposite vernici.

Proprio questa soluzione però può lasciare delusi in quanto raggiungere un risultato apprezzabile attraverso questa tecnica risulta pressoché impossibile. Non a caso, rispetto al passato, è stato addirittura aumentato lo spessore dei pannelli utilizzati come strato di coibentazione.

Sempre dalla relazione ANIT si apprende che per la valutazione dell’efficacia dell’isolamento termico invernale è necessario che ogni produttore descriva tecnicamente l’efficacia dei propri prodotti con i seguenti dati tecnici:

  • Conduttività termica λ espressa in W/mK 
  • Resistenza termica Rt del prodotto o del sistema in m²K/W 

Si calcola come rapporto tra lo spessore e la conduttività. O, se il prodotto vanta capacità di riflettere l’energia termica radiante (nella frequenza della radiazione termica). Per valutare correttamente l’isolamento termico di uno strato è indispensabile calcolare la sua resistenza termica. Per dare un’idea una struttura opaca in zona E si può indicativamente considerare isolata, per la legislazione vigente, quando ha una resistenza termica maggiore di 3 m²K/W.

Dal 2005, con il DLgs 192 e s.m.i. gli spessori sono cresciuti arrivando mediamente sopra i 10 cm.

Pertanto un materiale con una conduttività termica di 0,08 W/mK, per di più posato con spessore inferiore a 1 mm, offre una resistenza termica inferiore ai livelli in uso degli anni ’80 e ha un potere di isolamento termico almeno 10 volte inferiore a 1 cm di materiale isolante tradizionale

 

Se vuoi commentare questo articolo effettua il login.