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Le critiche al governo Meloni sul Superbonus

Strali negativi lanciati dall'opposizione e qualche accenno a riscontri positivi definiti dagli alleati

Fonte immagine: pixabay
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Le critiche al governo Meloni sul Superbonus. Strali negativi lanciati dall'opposizione e qualche accenno a riscontri positivi definiti dagli alleati. 

"Il governo Meloni ha la responsabilità di aver portato la questione del superbonus alla paralisi. Sin da quando hanno vinto le elezioni si sono accaniti contro. Anche per noi c’erano delle cose da rivedere ma non era tutto da buttare. Anche perché il superbonus aveva come obiettivo il contenimento dei consumi energetici. Ora è tutto fermo, cantieri fermi, lavori fermi, imprenditori che non sanno come andare avanti, lavoratori e lavoratrici preoccupati per il futuro. A rischio fallimento 25mila imprese edili e, secondo le stime, 90 mila cantieri bloccati e 130 mila i lavoratori coinvolti. Il governo Meloni nel cancellare tutti i bonus fiscali in edilizia ha cancellato anche la detrazione fiscale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Superbonus è stato abolito solo per i più poveri, quelli che non hanno liquidità immediata per sostenere le spese o capienza fiscale. Un pasticcio all'italiana che si sarebbe potuto evitare". Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni.

"Il governo doveva pensare a come riqualificare il nostro patrimonio edilizio, a come contenere il consumo energetico dei nostri fabbricati non a cancellare e basta, senza dare soluzioni che non risolvono nulla. La Meloni e la sua maggioranza affrontano tutte le questioni con un piglio ideologico senza occuparsi delle esigenze degli italiani, del Paese. Il centrodestra di governo con un colpo solo blocca quell’efficentamento energetico del nostro patrimonio immobiliare necessario per la transizione ecologica e il risparmio energetico e gli interventi di riduzione del rischio sismico. Un disastro sociale ed economico per famiglie e imprese. Siamo passati dal governo del ‘non disturbare chi vuole fare’ a quello che affossa il settore dell’edilizia, cioè uno dei settori trainanti della ripresa economica post covid. I sindacati, le organizzazioni degli imprenditori edili sono sul piede di guerra. Dopo le manifestazioni indette da Cgil e Uil il primo aprile scorso oggi a Genova gli edili hanno bloccato la città. Una protesta che sosteniamo, per questo voteremo contro questo provvedimento", conclude Magni.

“Il Governo Meloni, con il Dl Superbonus, contrariamente a quanto la demagogia dell’opposizione ha raccontato, ha messo mano ad uno dei più grandi pasticci dei governi Conte. Chi nel passato si è fidato dello Stato non verrà lasciato solo ma il meccanismo del Superbonus, che ha lasciato campo libero a molteplici storture, andava modificato per dare alle aziende delle certezze e mettere anche in sicurezza le casse pubbliche. Lo abbiamo fatto con lo stesso senso di responsabilità che muove ogni nostra azione. Ora c’è la necessità di una nuova legge, che guardi ad un futuro a lungo termine e che renda sostenibili gli aiuti dello Stato a chi vuole ristrutturare o migliorare le prestazioni energetiche delle proprie abitazioni. L’approvazione di oggi va proprio in questa direzione, rimettere la nostra nazione sui binari della crescita.” Lo dichiara Gianpietro Maffoni, senatore di Fratelli d’Italia.

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