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Il verde si fa bello in Campania

Belle storie da Pnrr: il 30% dei fondi per parchi e giardini pubblici destinato al verde campano

Fonte immagine: pixabay
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Dal maxi-intervento da quasi 32 milioni di euro che dovrebbe riportare all’antico splendore il complesso della Villa Favorita ad Ercolano al restauro da 25 milioni di euro del parco della Reggia di Caserta, fino a una miriade di piccoli interventi per realizzare parchi e percorsi attrezzati all’aperto nei piccoli comuni. Sono 351 i parchi campani che sono finiti nelle graduatorie delle misure del Pnrr che hanno per oggetto il recupero e la valorizzazione di parchi e ai giardini storici.

Dal maxi-intervento da quasi 32 milioni di euro che dovrebbe riportare all’antico splendore il complesso della Villa Favorita ad Ercolano al restauro da 25 milioni di euro del parco della Reggia di Caserta, fino a una miriade di piccoli interventi per realizzare parchi e percorsi attrezzati all’aperto nei piccoli comuni. Sono 351 i parchi campani che sono finiti nelle graduatorie delle misure del Pnrr che hanno per oggetto il recupero e la valorizzazione di parchi e ai giardini storici. Un'elaborazione di Centro Studi Enti Locali (csel), basata su dati del ministero della Cultura e del Dipartimento dello Sport della presidenza del Consiglio dei ministri, ha messo in evidenza come la regione guidata da Vincenzo De Luca sia la principale 'azionista' delle risorse stanziate per parchi e giardini storici (missione 1, componente 3, investimento 2.3) e per parchi urbani attrezzati in maniera tale da consentire attività sportiva all’aperto (missione 5, componente 2, Investimento 3).

Globalmente, la Campania ha catalizzato il 30% delle risorse messe sul tavolo: poco meno di 100 milioni di euro su un totale di 331 milioni. Seguono, a grande distanza, il Veneto con 33 milioni (10%), Lazio e Toscana con 24 milioni ciascuna, la Sicilia con oltre 21 milioni, il Piemonte e la Lombardia, con circa diciotto milioni di euro ciascuna, e l’Emilia-Romagna, i cui comuni ne hanno ottenuti poco meno di tredici.

Per i parchi liguri, ci sono globalmente sul tavolo 11,8 milioni. Per quelli calabresi, l’ammontare complessivo delle risorse ottenute è di 11,6 milioni. A seguire 11,4 milioni per le Marche, 9,2 per la Puglia, 7,6 milioni per l’Abruzzo, 6,2 per la Sardegna, 5,7 per il Friuli-Venezia Giulia e 5,6 per l’Umbria. Chiudono il cerchio Molise, Basilicata e Trentino-Alto Adige, rispettivamente con 4,5, 4,4 e 3 milioni di euro.

Sono 134 gli interventi per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini italiani di interesse culturale finanziati dal ministero della Cultura, con risorse pari a 287.825.113 di euro, grazie ai fondi del Pnrr. L’investimento 2.3, denominato 'Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici', è volto al recupero dei parchi e giardini storici italiani per consentirne una corretta manutenzione, gestione e fruizione pubblica. Anche in questo caso, il grosso delle risorse - circa un terzo - è appannaggio dei Comuni campani, che hanno incassato complessivamente quasi 90 milioni di euro. A evidenziarlo un'elaborazione di Centro Studi Enti Locali (csel), per Adnkronos, basata su dati del ministero della Cultura e del Dipartimento dello Sport della presidenza del Consiglio dei ministri.

Seguono il Veneto (33 milioni), la Toscana e il Lazio (24 milioni), il Piemonte (18,3 milioni), la Lombardia (17,6 milioni), la Sicilia (14,8 milioni), l’Emilia Romagna (12,8 milioni), la Liguria (11,8 milioni) e le Marche (11,4 milioni).

Nettamente inferiori le somme destinate agli enti pugliesi (6,2 milioni), friulani (5,7 milioni), umbri (5,6 milioni), trentini (3 milioni), abruzzesi e molisani (2 milioni), calabresi (1,8 milioni), lucani (1,7 milioni) e sardi (1,6 milioni).

 

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