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Torna il Salone del Mobile. E soffia su 61 candeline

Sarà un Salone del Mobile “forte, integrativo e globale”, con un focus “chiaro” sul mobile e un layout rinnovato quello che andrà in scena dal 18 al 24 aprile

Fonte immagine: pixabay
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Sarà un Salone del Mobile “forte, integrativo e globale”, con un focus “chiaro” sul mobile e un layout totalmente rinnovato quello che andrà in scena dal 18 al 24 aprile prossimi negli spazi di Fiera Milano Rho.

Sarà un Salone del Mobile “forte, integrativo e globale”, con un focus “chiaro” sul mobile e un layout totalmente rinnovato quello che andrà in scena dal 18 al 24 aprile prossimi negli spazi di Fiera Milano Rho. “Abbiamo pensato che fosse il momento di rilanciare sulla proposta espositiva ponendoci in attacco, ponendoci in ascolto delle esigenze degli espositori e dei visitatori - spiega la presidente del Salone del Mobile, Maria Porro, parlando con i cronisti a margine della presentazione della kermesse - dando più valore al centro del Salone, cioè essere un momento di grandissimo trade, una piattaforma che accelera il business”.

Il Salone, giunto alla sua 61esima edizione, si riappropria della consueta posizione nel calendario ma immagina un format e un contenuto culturale multidisciplinare completamente nuovi per Euroluce, la biennale dedicata alle proposte di light design, e sceglie di progettare l’edizione 2023 su un unico livello espositivo. “Vogliamo rendere l’incontro tra espositori e buyer un momento organizzato, dando maggiore visibilità a tutte le aziende - rimarca Porro -. Siamo i primi a fare un’operazione di questo tipo, perlomeno per quanto riguardo le fiere dell’arredamento e del design. Ci siamo inoltre resi conto che il visitatore aveva bisogno di aree di riposo, di un posto dove ricaricare il telefono e un posto per fare un piccolo meeting con qualcuno incontrato al solone. Quindi nel ridisegnare layout di Euroluce abbiamo riflettuto come dare uno spazio a questa dimensione”.

Tre le novità di questa edizione, oltre all’unico livello espositivo, con gli espositori dei padiglioni superiori (8-12, 16-20) ricollocati in quelli inferiori per semplificare, migliorare e valorizzare la fruizione e l’esperienza di visita ci sarà il nuovo layout di Euroluce, che, da stand-centrico, riporterà l’uomo e la fruizione della Manifestazione al centro, grazie a un percorso ad anello, smart, iper-fruibile e meglio connesso e infine la componente culturale, integrata negli spazi della biennale della luce attraverso contenuti interdisciplinari ed esperienziali, che spazieranno dall’architettura all’arte con mostre, talk, workshop, installazioni site-specific.

“Il layout rinnovato su un unico livello faciliterà i flussi e il percorso all’interno del Salone - assicura Porro -. Grande focus su Euroluce e la biennale dedicata alla luce, con un format radicalmente nuovo che è l’inizio di un percorso che interesserà tutta la fiera. Abbiamo fatto un lavoro quasi ‘urbanistico’ sul disegno interno dei padiglioni”.

Le manifestazioni del 2023 raduneranno, complessivamente, 1.962 espositori, di cui oltre 550 giovani talenti under 35 e 27 scuole di design. Il Salone includerà il Salone Internazionale del mobile, il Salone internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, Euroluce, il SaloneSatellite. Come annunciato da Porro, quella di aprile sarà l’edizione della biennale della luce (Euroluce, padiglioni 9-11 e 13-15), giunta al suo 31esimo appuntamento, che si rinnoverà nel layout espositivo, ripensato dallo studio Lombardini22 per garantire un miglior collegamento fra i quattro padiglioni, semplificare il percorso di visita − che diventa ad anello irregolare e prende ispirazione dai percorsi stradali dei tradizionali borghi italiani − e, contemporaneamente, aumentare la visibilità degli espositori, assicurando a ognuno uno spazio adeguato.

"La pandemia ha cambiato in modo radicale il nostro modo di vivere i grandi eventi e questo grande cambiamento non poteva rimanere inascoltato -rimarca Porro -. Siamo un grandissimo evento, siamo in presenza e questa è la sua forza, è globale”.

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