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Per lo smart working piani di lavoro non solo in cucina

In questo periodo storico abbiamo la necessità di attrezzare in casa uno spazio dedicato alle attività manuali

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Qual è il piano di lavoro migliore in casa quando si ha a che fare con le attività manuali? La scelta cade sui piani in ceramica, in legno massiccio, al quarzo, in plastica, in laminato e in acrilico. 

Principalmente concepiti per ottimizzare la funzionalità della nostra cucina, i piani di lavoro ben si adattano anche ad altri usi e godono delle ricerche che i progettisti e i produttori hanno svolto negli anni per coniugare estetica e resistenza ai liquidi, ai cibi, ai graffi e alle temperature che riguardano appunto le attività in cucina.

Ma mai come adesso le nostre abitazioni sono diventate anche il nostro ambiente professionale, subendo delle trasformazioni improvvise soprattutto nella logistica degli spazi. E sebbene lo smart-working venga computato per lavori d’ufficio, è vero anche che molte categorie di lavoratori, come gli artigiani e gli artisti, ad esempio, hanno la medesima esigenza di svolgere le loro attività dentro casa. Ecco perché vogliamo dare qualche consiglio utile su quali piani di lavoro possano fare al nostro caso, anche se siamo degli amanti del fai da te e desideriamo un pianale adatto al nostro hobby.

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Abbiamo diverse opzioni, e ovviamente diversi prezzi e caratteristiche. Cominciamo dai materiali: piani in ceramica, in legno massiccio, al quarzo, in plastica, in laminato e in acrilico. Partiamo da questi ultimi, che sono i più economici, pratici, flessibili, impermeabili e facili da pulire anche per l’eliminazione di graffi. È possibile avere piani in laminato effetto legno o pietra senza spendere una follia, e però non sono molto resistenti, quindi evitiamoli se si maneggiano oggetti appuntiti o pesanti o troppo caldi.

Molto resistenti, duraturi e robusti sono invece i piani in pietra come il quarzo, molto utilizzati infatti in cucina anche per il loro aspetto elegante e ricercato. Non sopportano bene però l’accumulo di calore e la loro installazione è difficoltosa. Pure i piani di lavoro in legno sono ideali per un tocco di naturale bellezza all’ambiente, inoltre resistono a germi e batteri e sono molto resistenti alle rotture e alle crepe. Con una buona manutenzione, ad esempio oliatura frequente, un piano di lavoro in legno può durare una vita.

Purtroppo i liquidi e le macchie devono essere rimosse immediatamente e non è particolarmente resistente ai graffi, che però si levigano facilmente. Infine c’è la ceramica, materiale raffinato per piani di lavoro di alto livello. Durevole e resistente al calore e all’umidità risulta anche piuttosto facile da pulire, la ceramica è però soggetta a graffi e soggetta a rottura se subisce l’urto di oggetti pesanti, e non si può riparare.

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