Sismabonus, il condominio aumenta il massimo della detrazione
Il massimale di 96.000 euro si moltiplica per il numero delle unità immobiliari
Le detrazioni previste per gli interventi antisismici effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali possono diventare ben più elevate rispetto al massimale previsto per le abitazioni singole perché è possibile moltiplicare il massimale per il numero delle unità.
Le detrazioni previste per gli interventi antisismici effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali possono diventare ben più elevate rispetto al massimale previsto per le abitazioni singole perché è possibile moltiplicare il massimale per il numero delle unità.
Il principio di partenza è sempre lo stesso, ovvero quello per cui sono previste detrazioni più elevate se, a seguito della loro realizzazione, si è ottenuto una riduzione del rischio sismico.
Nel caso di passaggio a una classe di rischio sismico inferiore a quella di inizio lavori, sono previste detrazioni per il 75% delle spese sostenute.
Nel caso di passaggio di due classi di rischio inferiore a quella di inizio lavori, sono previste detrazioni per l’85% delle spese sostenute.
La detrazione va calcolata su un ammontare delle spese non superiore a 96.000 euro che si moltiplica però per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.
L’importo totale va poi comunque ripartito in 5 quote annuali di pari ammontare. L’importo massimo delle spese ammesse alla detrazione va calcolato tenendo conto anche delle eventuali pertinenze delle unità immobiliari.
Per esempio, se l’edificio è composto da 4 unità immobiliari e 2 pertinenze (giardino e terrazzo), autonomamente accatastate, la detrazione si calcola su un importo massimo di spesa 96.000 euro x 6 unità, ovvero 657.
Essa sarà attribuita ai condòmini in base ai millesimi di proprietà o sulla base dei diversi criteri stabiliti dall’assemblea.
