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La casa come abito dell'anima

La casa non è solamente un insieme di spazi, ma un insieme di sogni, ricordi, abitudini e segreti. Conosciamoli

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La casa come abito dell'anima. La casa non è solamente un insieme di spazi, ma un insieme di sogni, ricordi, abitudini e segreti. Conosciamoli. 

Quando una persona vi accoglie nella sua abitazione, chiedere il “permesso” rimane sempre un atto di grande rispetto; non una semplice formalità bensì la comprensione di stare entrando non solo in una casa ma nell'anima stessa della persona che la abita.
La casa non è solamente un insieme di spazi, ma un insieme di sogni, ricordi, abitudini e segreti.
E' un elemento fortemente identitario, perchè racconta del suo proprietario e di tutto ciò che di lui proietta in esso.
E' un elemento esperenziale perchè ha una valenza biografica e narrativa poichè parla della nostra storia di vita.
Lo spazio che abitiamo rivela la nostra personalità ed è un riflesso fedele di come viviamo.
Sam Gosling, un professore di psicologia dell’Università del Texas, nel suo libro “Snoop.What Your Stuff Says About You” analizza 11 case di 11 persone diverse, valutandone le caratteristiche principali e i particolari, per capire la personalità dei rispettivi proprietari.

Semplificando al massimo, con la tecnica dello snooping, l’esame degli spazi privati e soprattutto di quelli più intimi come camera da letto o bagno, darebbe un quadro obiettivo della nostra personalità, mentre quello degli spazi pubblici (l’ufficio, ma anche il sito web o il salotto dove riceviamo gli amici), svelerebbe quale immagine di noi stessi vogliamo far conoscere agli altri.
La Psicologia dell’Abitare afferma che la casa rappresenta l’estensione fisica ed architettonica del nostro essere.
La psicoanalisi quanto l’architettura, si occupano entrambe del rapporto fra un “dentro” e un “fuori”.  La Psicologia dell’Abitare ne rappresenta l' anello di congiunzione.
E' questa una scienza che si occupa di come l’ambiente influenzi il nostro comportamento e la nostra mente e di come, viceversa, l’uomo con la sua mente ed il suo comportamento, tenda a modificare l’ambiente.
L’uomo è l’essere che più è in grado di modificare l’ambiente per adattarlo ai propri scopi e bisogni ed il modo in cui viene cambiato costituisce, per lo psicologo, un indizio molto interessante sul funzionamento della mente umana.
Rimanendo su una scala più individuale, il modo di arredare le stanze in cui viviamo, il tipo di abitazione che scegliamo, il tipo di piante che compriamo e se e come curiamo il giardino, sono indizi che parlano di noi della nostra personalità.
La definizione dell’io, dunque, passa attraverso la definizione dell’ambiente e la scelta degli arredi: è questo che la Psicologia dell’Abitare teorizza. La casa come abito dell’anima.

Se la Bioarchitettura si occupa dei materiali di costruzione e dell’aspetto energetico e il Feng-shui si concentra sull’impatto che colori e arredi hanno sulla psiche umana, la Psicologia dell’Abitare si concentra anche sull’aspetto psicologico degli individui e la loro proiezione sul proprio ambiente.
La casa protegge l’essere umano. Ecco perché, se costruita in armonia con l’universo e con il nostro corpo, diventa un ambiente terapeutico.
La nostra abitazione, infatti, non dovrebbe solo rispecchiarci ma anche completarci.
Non è sufficiente identificarsi con lo spazio che si è creato, ci si dovrebbe anche sentire a proprio agio nello stesso.
Pertanto, al momento di scegliere colori, mobili e decorazioni, non lasciatevi guidare solo da ciò che vi piace, ma ricordate anche cosa vi serve realmente per completare il vostro essere.
Ad esempio, se siete super attivi, vi servirà un angolo per il relax o viceversa. Lavorare per chi deve costruire la sua casa è una grande opportunità di lavorare con i sogni. Ed è qui che l'architetto dovrebbe porre, a servizio del cliente, la sua sapienza tecnica, per realizzare quello che nei sogni viene espresso.
Se il progettista non ha davvero studiato a fondo lo stato d’animo del cliente ed i suoi desideri, quest’ultimo avrà probabilmente una casa bellissima ma non sarà mai “la sua”.

“Un uomo gira tutto il mondo in cerca di quello che gli occorre, poi torna a casa e lo trova.” (George Moore - scrittore e poeta)

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