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Le certificazioni Soa saranno obbligatorie

La residente di Federcostruzioni, Paola Marone, torna sull’importanza della qualificazione delle imprese impegnate nei bonus edilizi contro le truffe

Fonte immagine: pixabay
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La residente di Federcostruzioni, Paola Marone, torna sull’importanza della qualificazione delle imprese impegnate nei bonus edilizi contro le truffe e per la sicurezza del lavoro.

La residente di Federcostruzioni, Paola Marone, torna sull’importanza della qualificazione delle imprese impegnate nei bonus edilizi contro le truffe e per la sicurezza del lavoro. "Si, finalmente - conferma Marone - l'avevamo proposto più volte. Il sistema di attestazione Soa è l’unico strumento esistente per qualificare le imprese dal momento che nel 2021 sono nate oltre 11.600 imprese senza alcuna garanzia di qualità".

"L’attestazione Soa consente di identificare imprese strutturate, organizzate e con determinati requisiti occupazionali e di fatturato commisurati alla classe di attestazione. Come Federcostruzioni siamo quindi soddisfatti della novità, condannando anche noi le truffe nel mondo dei bonus edilizi. Uno dei sistemi per evitarle è proprio questo, molto più utile di altri” dice.

Il riferimento è ovviamente all’attuale meccanismo della cessione dei crediti (1+2+1), che non ha risolto il problema della frammentazione (ad oggi vietata per i nuovi, ma di fatto anche per i vecchi…), situazione complessa che la quarta cessione, entrata in vigore da poco col DL Energia, non ha di certo risolto.

“I risultati ancora non si percepiscono, aspettiamo di sapere direttamente dalle banche se ci sono sviluppi positivi. Secondo me il governo deve assolutamente, attraverso una norma ad hoc, sbloccare la situazione di Poste Italiane, serve una regola per tutti i crediti frammentati residui, altrimenti falliscono tutti, aziende, professionisti, cittadini”, continua Paola Marone.

In merito alle recenti dichiarazioni del premier Mario Draghi, che si è detto contrario al superbonus la presidente ha evidenziato la posizione della Federazione: “Una posizione che non ci trova concordi, perché il superbonus, sin dall’inizio, ha previsto un sistema di controllo dei prezzi. Gli aumenti sono derivati da effetti internazionali, aggravati a causa della pandemia e ora la guerra in Ucraina ci sta mettendo in condizione di totale incertezza".

"La nostra dipendenza dell'energia russa - ammette - ci sta creando difficoltà, ma l'incremento dei costi è un fenomeno globale, non solo legato all'edilizia. Non è stato il superbonus a far lievitare i costi”.

 

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