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Superbonus 110%, a Strasburgo CNA boccia riforme del Governo

Nel rapporto all'Europarlamento, la confederazione degli artigiani e delle piccole imprese riferiscono sul clima di incertezza causato dai ripensamenti di Draghi&co

  • parlamento europeo

Le continue revisioni normative introdotte dal Governo Draghi rispetto al Superbonus, rischiano di incrinare definitivamente il trend di ripresa generato dalla misura introdotta dal M5S nel comparto edilizia. 

Sorpresa e delusione, sono queste le linee espresse da CNA intervenendo in aula all’Europarlamento a Strasburgo per le valutazioni sul Superbonus 110% da parte del Presidente del Consiglio.

La misura – sottolinea CNA – ha dimostrato di coniugare le esigenze di riqualificazione energetica degli immobili residenziali e di funzionare da volano per l’intero comparto delle costruzioni e della ripresa economica del Paese. Sorprende in particolare la continua messa in discussione degli incentivi all’edilizia che sono parte integrante della programmazione della politica economica approvata dal Governo e dal Parlamento attraverso il DEF e la Legge di Bilancio. Si alimenta così un clima di incertezza, anche per le continue modifiche normative, che scoraggia la propensione agli investimenti, proprio mentre la congiuntura mostra preoccupanti segnali di debolezza.

La necessaria azione di monitoraggio sulle misure non giustifica la prospettiva di archiviare a breve l’esperienza dell’incentivo. Piuttosto, da tempo la Confederazione di artigiani e piccole imprese sollecita l’avvio di un confronto con il Governo per definire un assetto organico del sistema degli incentivi all’edilizia, anche rivedendo l’entità dei benefici, in un quadro di certezze per i committenti e le imprese e di stabilità nel tempo che rappresentano le condizioni essenziali per l’efficacia delle misure.

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