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La nuova frontiera delle facciate verdi

Il palazzo Planeta di Barcellona è il più famoso ma ci sono esempi anche in Egitto e in Cina

Fonte immagine: Google Street View
  • Palazzo Planeta a Barcellona.jpg

Dopo i giardini verticali e gli orti in terrazzo, la nuova frontiera potrebbe essere quella delle facciate verdi. A dire il vero alberi e piante che crescono sulle facciate non costituiscono una novità assoluta visto che i primi esperimenti in tal senso risalgono agli anni ‘60 mentre nel 1978 a Barcellona venne edificato il palazzo Planeta (prende il nome dalla casa editrice che ospita.

Dopo i giardini verticali e gli orti in terrazzo, la nuova frontiera potrebbe essere quella delle facciate verdi. A dire il vero alberi e piante che crescono sulle facciate non costituiscono una novità assoluta visto che i primi esperimenti in tal senso risalgono agli anni ‘60 mentre nel 1978 a Barcellona venne edificato il palazzo Planeta (prende il nome dalla casa editrice che ospita). Venne realizzato dagli architetti Josep Maria Fargas e Enric Tous e il botanico Everest Munné, che scelse con cura ogni singola pianta, al fine di creare un effetto avvolgente, quasi da giungla urbana, sulla facciata del palazzo ottagonale.

Se fino ad oggi i palazzi verdi erano stati solo un “vezzo”, oggi potrebbero invece rappresentare una risposta concreta nel tema della sostenibilità.

Sono case che producono ossigeno e così, oltre a rappresentare una soluzione abitativa, possono aiutare a combattere il cambiamento climatico, il riscaldamento globale aiutando la tutela della biodiversità.

Esempi di palazzi foresta sono oggi presenti in Cina e in Egitto. L’architetto Francesca Cesa Bianchi, esperta in materia, ha più volte sottolineato in varie interviste che studiando la vegetazione da utilizzare si possono installare edifici simili ovunque come dimostrato dalle opere realizzate al Cairo in Egitto con alberi resistenti alla siccità.

Per quanto riguarda l’effetto benevolo nella produzione di ossigeno, basta pensare che edifici forestali di 300 metri possono avere un numero di alberi uguale a quelli presenti a Central Park a New York.

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