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Come scegliere la posizione della tua casa

La medicina dell'habitat ha radici antiche e profonde: dai Romani alle opzioni degli anni 30 fino alla transizione ecologica di oggi

Fonte immagine: pixabay
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A questo proposito, non ci allontaniamo dall'argomento tornando a parlare di Medicina dell'Habitat, perché per ottenere un risultato complessivo bisogna partire dal singolo. Con questa scienza si analizza e si studia lo stato dei luoghi in cui viviamo e lavoriamo, proponendo dei rimedi per ricondurre quello che può considerarsi un "ambiente malato" e quindi sfavorevole alla salute dell'uomo, ad una condizione migliorativa quanto più possibile vicina all'equilibrio e al sano.

In questo periodo, in particolare ma già da un po’ di tempo, si discute molto di cambiamenti climatici, economia circolare, energie rinnovabili.

Lo stesso ex Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha cambiato il suo nome in Ministero di transizione ecologica, con la volontà ben precisa di puntare soprattutto ad un consumo sostenibile delle energie green, diminuendo progressivamente quello dei combustibili fossili ottenuti con le trivelle a terra e in mare, che rappresentano le cause fondamentali dell’emergenza ambientale.

A questo proposito, non ci allontaniamo dall'argomento tornando a parlare di Medicina dell'Habitat, perché per ottenere un risultato complessivo bisogna partire dal singolo.

Con questa scienza si analizza e si studia lo stato dei luoghi in cui viviamo e lavoriamo, proponendo dei rimedi per ricondurre quello che può considerarsi un "ambiente malato" e quindi sfavorevole alla salute dell'uomo, ad una condizione migliorativa quanto più possibile vicina all'equilibrio e al sano.

Prima, per risanare un immobile, ufficio o intero edificio, si attuerà un vero e proprio BIORISANAMENTO e solo dopo si potrà proseguire alla ristrutturazione con l'intervento della BIOARCHITETTURA, una pratica architettonica rispettosa dei principi della sostenibilità.

Alcuni autori di trattati moderni al riguardo, dopo aver passato anni di anamnesi, diagnosi e ricerche delle migliori terapie possibili e dopo aver analizzato in tutti i loro aspetti centinaia di casi clinici e aver esaminato innumerevoli case, alberghi e luoghi di lavoro, riferiscono che è facile trovare alcuni collegamenti non casuali, tra i disagi, le malattie e le sofferenze dell'uomo ed il luogo in cui vive, dorme e lavora.

Già dagli anni Trenta ad oggi molti ricercatori hanno compiuto rilevazioni e studi, puntando l'attenzione su esperienze sistematizzate che fanno parte della più antica cultura dell'abitare.

"Prendi il cavallo, una coperta e in una stagione buona vattene a dormire nel luogo dove pensi di costruire la tua casa, ti accorgerai che le brezze della sera o i venti della mattina spirano in modo particolare", così scriveva Leon Battista Alberti nel suo De re aedificatoria (1450) che, già citato nell'articolo precedente, rappresenta un perfetto manuale dell'abitare ecologico.

Ancor prima dell'Alberti, in età augustea, Vitruvio, nel De Architectura (il trattato che ha influenzato tutta la storia delle costruzioni occidentali) riporta che prima di edificare una casa o una città, i Romani lasciavano pascolare, sul terreno scelto, un gregge di pecore, per poi esaminarne le interiora ed in special modo il fegato, il quale regolando e filtrando il sangue è la prima barriera che il corpo oppone ai raggi tellurici o radiazioni naturali.

Vediamo come il concetto di ricerca del benessere non sia fondamentalmente cambiato nei secoli, al di là degli sviluppi tecnologici spesso finalizzati alla produzione smisurata piuttosto che al rispetto dell'eco-sostenibilità. Il segreto, quindi, per ritornare ad un ambiente interno ed esterno salutare, sarà fare in modo che gli elementi che ci circondano non siano di ostacolo ad un cambiamento in meglio.

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