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Guai a scordare la chiave dietro alla porta

Uscire lasciando la chiave conficcata nella parte interna della serratura, rende inaccessibile il portone. Se è blindato, occorre chiamare il tecnico

  • classica chiave nella toppa di casa

Rimanere chiusi fuori dalla propria casa costituisce una brutta esperienza che può diventare ancora peggiore se ci si è dimenticati le chievi conficcate dietro alla serratura di un portone blindato. 

La gran parte delle case moderne, ma anche quelle più datate oggetto recente di lavori di rifacimento, sono accomunate da un elemento di sicurezza: il portone blindato.

In commercio ne esistono di svariati tipi; cambiano nel tipo di serratura, nelle maniglie, nei materiali, dimensioni, colori, possibilità di personalizzazione interne ed esterne.

Ce ne sono davvero per tutti i gusti ma sono accomunati tutti da una caratteristica specifica: rendono estremamente difficoltosa l’effrazione. Il che costituisce un pregio visto che proprio la sicurezza è il particolare che viene richiesto da chi decide di installare all’ingresso di casa un portone blindato.

Quella stessa sicurezza e difficoltà di effrazione diventa però un nemico di chi ci abita dentro nella malaugurata possibilità che si si scordi le chiavi dentro, ovvero si resti chiusi fuori.

Una circostanza che purtroppo, nella vita frenetica che accomuna molti di noi al giorno d’oggi, può capitare.

E secondo dei frangenti in cui capita, la soluzione può avere vari gradi di difficoltà; innanzitutto ci possono essere due scenari differenti che si prospettano dopo essere rimasti chiusi fuori.

Il primo, più semplice a risolversi, è quello di non aver dimenticato le chiavi nella toppa nella parte retrostante del portone.

In questo caso basterà, nella migliore delle ipotesi, ricorrere ad una copia di riserva della chiave, magari lasciata in maniera precauzionale da un vicino o da un parente. Ancora più facile se poi, oltre a noi in casa ci sono uno o più conviventi, perché basterà attendere il rientro di uno di loro, magari sollecitandolo pure.

Nella malaugurata ipotesi che non ci siano altre copie di chiavi in giro, bisognerà però chiamare un fabbro e chiedere a lui di forzare il nostro portone. Il tecnico verrà a domicilio, armeggerà una trentina di minuti e senza troppo sforzo (ma non erano i portoni blindati nati per dare sicurezza?) riuscirà ad aprire la nostra porta. A quel punto non ci resta che pagare e mandare giù il boccone amaro del sorriso beffardo del tecnico stesso.

Il secondo caso, ben peggiore, è quello di rimanere fuori con le chiavi infilate dietro alla toppa. In questo caso infatti, anche in possesso di un’altra chiave non riusciremmo ad aprire. Non solo, anche il lavoro del tecnico che chiameremo sarà più complesso e comporterà un danneggiamento superiore del portone, dimostrando come la chiave inserita dietro, insieme al notturno, costituiscono un buon tandem di sicurezza, ma guai a scordarsi la chiave inserita.

Nel caso, se si c’è una finestra raggiungibile, meglio chiedere al tecnico di forzare quella. Il suo ripristino, costerà sicuramente meno.

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