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L'Italia riparte, a Milano torna a settembre HOMI, il Salone degli Stili di Vita

La fiera punta al designer e a raccontare le nuove tendenze dell’abitare. Con uno sguardo al digitale

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Tornano le fiere di settore del mobile, del design e del comfort: per celebrare gli stili della casa. HOMI, il Salone degli Stili di Vita, torna a Milano dal 5 all'8 settembre. 

Tornano le fiere di settore del mobile, del design e del comfort: per celebrare gli stili della casa. HOMI, il Salone degli Stili di Vita, torna a Milano dal 5 all'8 settembre. Qualità, sostenibilità, valorizzazione del territorio e innovazione: il poker sono questi i valori che permettono alle imprese italiane di guardare all’export con maggiore fiducia. Il 2020 è l’anno che ha cambiato radicalmente le nostre abitudini, il nostro modo di intendere la vita e il lavoro. L’interfacciarci col prossimo è mutato, forse per sempre, a causa della pandemia Covid-19.

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Questo modo di concepire la vita s’è allargato anche alla nuova visione degli eventi fieristici, ormai indirizzati anche e soprattutto su un sentiero che batte il ricorso massiccio alle vendite on-line, alla comunicazione digitale e alla presenza sempre più diffusa di società e brand sulla Rete. Così, Milano non si arrende e riparte con HOMI, il Salone degli Stili di Vita, interamente dedicato al mondo dell’abitare e della decorazione per la casa, che si svolgerà dal 5 all’8 settembre a Fieramilanocity e Mico, in concomitanza con il Salone del Mobile e la Design Week milanese. Un evento che si va a incastonare rispetto a un cronoprogramma di eventi ancora frammentario e che vive momenti di inevitabile incertezza, anche se a oggi c'è un calendario delle fiere di settore programmate.

Ricordiamo che HOMI è l’evento fieristico che punta al designer e a raccontare le nuove tendenze dell’abitare, la fiera dedicata ai complementi d’arredo, accessori, decorazioni, oggetti per la tavola, tessili, essenze e profumazioni che caratterizzano gli spazi del vivere contemporaneo e i nuovi scenari dell’abitare. La fiera concederà particolare attenzione alla rivoluzione del digitale, accelerata dall’evento straordinario della pandemia, che ha trasformato anche il rapporto produttore e consumatore, tant’è che la vicinanza al proprio cliente è sempre maggiore, cosicché i produttori sono diventati sempre più “emittenti” di contenuti da spiegare a un pubblico quanto più vasto possibile, raggiunto grazie al mare magnum di internet. Un pubblico con cui si potrà interagire in continuazione, in ogni momento con un approccio di piattaforma aperta, dove ognuno può contribuire al dialogo.

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Quindi questa trasformazione del modo di concepire la vita e le relazioni ha toccato anche i prodotti, non più considerati solamente degli oggetti, ma dei contenitori di messaggi, storie ed esperienze. Sarà questo uno dei temi fondamentali dei workshop e dei confronti posti in calendario nella fiera milanese, che ha capito la crescita dello shopping online a discapito del peso dei negozi fisici, il cui ruolo, anche in futuro e in assenza di lockdown, dovrà essere ripensato. Se è vero che l’attività del negozio resterà in vita per via del contatto umano col cliente e per il ruolo esperienziale, va rivisitata la sua stessa essenza e dimensione.

Basiamoci su qualche dato empirico. Il canale online del settore del lusso, spesso anticipatore dei trend, ha registrato la quota di acquisti effettuati via internet: da quella del 12% registrata nel 2019 è passata al 23% del 2020. Una crescita progressiva che nel 2025 celebrerà per il comparto luxury proprio il suo  principale canale di vendita.

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