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Edilizia: Nasce la banca dati sull’abusivismo

Giovannini: “Consentirà di rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente”

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Il governo Draghi, attraverso un decreto del Mims, ha istituito la Banca dati nazionale sull'abusivismo edilizio.

Un decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini ha istituito la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio.

Nella banca dati saranno raccolte e rese disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge. In un primo momento, la banca dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni. Le successive estensioni chiameranno in causa i Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni.

Nella banca dati saranno censiti i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale e le relative informazioni potranno essere consultate dalle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio. 

Il sistema consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni. Le amministrazioni e gli enti competenti in materia di abusivismo sono tenuti ad alimentare la banca dati, a condividere e trasmettere le informazioni sugli illeciti accertati e sui conseguenti provvedimenti emessi.

Le parole del ministro Giovannini

Con la banca dati avremo finalmente a disposizione uno strumento informativo – ha sottolineato il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini - che consentirà di mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente”.

“L’iniziativa - sottolinea - richiede un’azione congiunta di diversi ministeri e la collaborazione di Regioni e di enti locali. Abbiamo così avviato un percorso virtuoso per proteggere e tutelare meglio i territori”.

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