Detrazione fiscale, l'agevolazione per riqualificare la casa

Da almeno un decennio in Italia sono previste una serie di agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici. Si chiama “bonus casa” e fa parte del grosso ramo della detrazione fiscale e consente di recuperare il 50% della spesa.

Cos'è la detrazione fiscale per la ristrutturazione? Consiste nella detrazione dall'Irpef del 50% di quanto speso per i lavori di ristrutturazione effettuati sull'abitazione. Nel corso degli anni il valore della detrazione è stato cambiato più volte e con l'ultima legge di bilancio è stato prorogato per tutto il 2021 sempre al 50%, invece del 36%. Per accedere alle detrazione, bisogna effettuare lavori di ristrutturazione per una singola casa oppure su un condominio.

La proroga sulla scadenza – Lo scorso 30 dicembre il Senato italiano ha approvato la legge di Bilancio 2021, che contiene, nel testo, la proroga del Superbonus 110% a tutto il 2022. Si tratta di un rinvio per consentire il completamento dei lavori già iniziati, molti dei quali rimasti fermi causa Covid-19. Se gli interventi coperti da incentivo sono arrivati a oltre il 50% entro il mese di giugno del prossimo anno (2022), si potrà usufruire dello sconto fiscale per le spese sostenute fino al 31 dicembre dello stesso anno.

Quando e chi può chiedere la detrazione per le ristrutturazioni? Tutti i contribuenti che pagano l'Irpef possono usufruire della detrazione. Non importa se si è il proprietario dell'immobile oppure il titolare o l'affittuario. La legge infatti parla di “detentore”: lui ha diritto al bonus ristrutturazioni solo se sostiene le spese dei lavori. In caso di multiabitazioni o condominio, ha diritto alla detrazione chi effettua i pagamenti e presenta fattura.

Quali sono gli interventi che possono essere incentivati? Si può richiedere l'agevolazione per immobili esistenti (ad uso abitativo) e per pertinenze, come garage, box auto e cantine.