CILA e SCIA, quali sono le differenze?

Nel mondo della burocrazia è facile perdersi, specialmente se c'è poca dimestichezza. Quanto pariamo di pratiche edilizie spesso ci facciamo aiutare da chi queste cose le fa di mestiere, però è importante anche per noi capire i vari passaggi che bisogna fare. Oggi parliamo di due importanti titoli abilitativi edilizi troppo spesso confusi fra loro: CILA e SCIA. Il primo è la comunicazione di inizio lavori asseverata mentre il secondo è la segnalazione certificata di inizio di attività.

Sono entrambi regimi amministrativi utili alla legittimazione di interventi edilizi, attraverso i quali ogni proprietario o titolare di un immobile comunica al Comune su cui ricade l'intervento l’inizio di un attività edilizia, indicando i dati dell’impresa che realizzare i lavori. Sia per la CILA che per la SCIA occorre un tecnico abilitato alla progettazione edile (geometra, ingegnere, architetto, perito edile), iscritto all'albo o ordine. Questa figura ha la responsabilità di valutare la conformità dell'opera in progetto in base alle normative in materia. Tutto l'iter deve essere depositato agli uffici preposti prima dell'inizio dei lavori. Per la SCIA l'inizio dei lavori è da considerarsi con la data della consegna dei documenti mentre per la CILA c'è la possibilità di indicare una data.

CILA (Comunicazione di inizio lavori Asseverata) - Si avvia l'iter per richiedere la CILA per i seguenti casi o interventi: barriere architettoniche, manutenzione straordinaria leggera, movimenti terra, pertinenze minori, restauro e risanamento conservativo leggero, ricerca nel sottosuolo, serre mobili stagionali e interventi residuali.

SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) - Si avvia l'iter per richiedere la SCIA per i seguenti casi o interventi: manutenzione straordinaria pesante, restauro e risanamento conservativo pesante, ristrutturazione leggera e varianti non essenziali.