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Il piano antincendio nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro

L’obbligo di adottare le misure per ridurre il rischio incendio è del datore di lavoro

Fonte immagine: fancycrave1
  • manichetta

Esiste una normativa articolata e specifica che stabilisce le regole da rispettare per la sicurezza rispetto al rischio incendio. Ovviamente non si parla mai di azzeramento del rischio incendi che comunque c’è sempre, bensì di norme da seguire per ridurre il più possibile i rischi conseguenti allo scoppio di un incendio. 

Esiste una normativa articolata e specifica che stabilisce le regole da rispettare per la sicurezza rispetto al rischio incendio. Ovviamente non si parla mai di azzeramento del rischio incendi che comunque c’è sempre, bensì di norme da seguire per ridurre il più possibile i rischi conseguenti allo scoppio di un incendio.

Due sono le strade principali per garantire la maggior sicurezza possibile attraverso un pianto antincendio:

  • la progettazione di un edificio in cui la propagazione di un incendio è ostacolata
  • la predisposizione di apposite soluzioni per diminuire i danni nel caso scoppi un incendio.

A sua volta, tra le soluzioni adottabili, ci sono quelle che sono mirate a dare prontamente l’allarme e quelle mirate invece allo spegnimento o quantomeno all’inibizione delle fiamme.

C’è voluto aprile 2019 per arrivare all’approvazione dell’attuale normativa che detta le linee guida delle procedure di sicurezza antincendio che sostituiscono le precedenti risalenti al 1998, vent’anni prima.

L’attuale testo, rispetto al precedente, è più snello e più semplice. In esso viene spiegato come “il rispetto di una norma o di una regola tecnica di prevenzione incendi garantisce il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio e la realizzazione di un adeguato livello di sicurezza nei confronti del rischio incendio". Ciò implica la presa di coscienza che il rischio incendio non può essere ridotto a zero.

La valutazione dei rischi e l’adozione di misure antincendio devono quindi ridurre il rischio in termini di probabilità e di conseguenze entro dei limiti accettabili.

LA NORMATIVA

La legge sancisce che è il datore di lavoro ad avere l’obbligo di adottare le misure per ridurre la probabilità di insorgenza di incendio, realizzare vie e uscite di emergenza, realizzare le misure per una rapida segnalazione dell’incendio, assicurare la presenza di mezze e misure per l’estinzione dell’incendio, garantire l’efficienza dei sistemi di protezione, fornire ai lavoratori un'adeguata informazione e formazione sui rischi.

Il piano di emergenza è quindi obbligatorio nei luoghi in cui sono occupati almeno 10 lavoratori, nei luoghi aperti al pubblico, caratterizzati dalla presenza contemporanea di più di 50 persone, indipendentemente dal numero dei lavoratori, e nei luoghi di lavoro a rischio.

Nel piano di emergenza devono essere indicati i nominativi dei lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione e del datore di lavoro.

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