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Bonus 75% per la rimozione delle barriere architettoniche

Il bonus sarà correlato al tipo di immobile con il massimale del 75% e 50 mila euro di importo

  • Una Scala condominiale

Il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche nasce per permettere la rimozione di ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque e in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea.

La nuova legge di Bilancio presentata e votata dal Senato introduce una nuova detrazione molto interessante volta a favorire il mondo dell’edilizia. La norma contribuirà a favorire l’accesso e la fruizione di edifici anche, ma non solo, a soggetti fragili o dotati di difficoltà a muoversi. 
L’articolo 1 comma 42 della legge di Bilancio 2022 in data 24 dicembre introduce nella nuova formula una detrazione dell’imposta sui redditi lorda del 75% delle spese sostenute nel corso dell’anno solare 2022 per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
L’entità del bonus sarebbe correlata al tipo di immobile. Per gli edifici unifamiliari o per le unità situate in edifici plurifamiliari il bonus arriverebbe a coprire fino al 75% di somme fino ai 50.000 euro. Nel caso di unità immobiliari facenti parte di edifici dotati di più di 8 unità immobiliari (i grandi condomini), il lavoro in concreto assicurerebbe una detraibilità del 75% delle spese fino ai 30.000 euro da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari.
Le spese dovranno essere documentate e compatibili per essere detraibili.
 Con questo articolo si aggiunge al cosiddetto Decreto Rilancio una norma riguardante gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Il bonus riguarderebbe poi anche gli interventi di automazione degli edifici, così come la sostituzione innovativa degli stessi. Qualora, infine, risultasse necessario sostituire l’impianto precedente, anche le spese di smaltimento saranno considerate parte della somma detraibile. Si prevede dunque un forte incentivo per la costruzione o la sostituzione di impianti quali ascensori e montacarichi. Tutti gli interventi dovranno però rispettare i requisiti previsti dal Decreto 236/1989. In questa legge si specifica cosa si intende per barriera architettonica. Rappresenta dunque un caposaldo nel settore in questione.
Questi sarebbero “gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea”. Così allo stesso modo si considerano “gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti”. Ecco dunque che potrebbero rientrare nei lavori la costruzione o sostituzione di ascensori e rampe, ma via libera anche ad interventi su servizi igienici, pavimenti e porte.
La legge, vicina alla promulgazione formale, prevede, così, una detrazione del 75% per spese fino a 50.000 euro. Questa detrazione potrà essere utilizzata sia direttamente in dichiarazione dei redditi, che tramite le opzioni alternative quali lo sconto in fattura e la cessione del credito. Nell’attesa di regolamenti ministeriali che seguiranno alla promulgazione della legge, è possibile intanto già comprendere a quali interventi faccia riferimento la legge. 
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