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L'impianto antincendio per la propria casa

Si può scegliere tra un semplice allarme e uno sprinkler per lo spegnimento automatico

Fonte immagine: Pixabay
  • Estintore

È possibile ridurre il rischio incendio all’interno di un’abitazione domestica? La risposta è si così come è pure possibile, in caso di incendio, ridurre al minimo i danni attraverso un apposito impianto antincendio. A seconda di come si sceglie di articolare il proprio apparato domestico contro gli incendi, si varia a livello di funzionalità, dal semplice allarme di segnalazione, alla prevenzione fino anche allo spegnimento. Ovviamente, a secondo di quello che si cerca, variano i prezzi e le modalità di installazione.

È possibile ridurre il rischio incendio all’interno di un’abitazione domestica? La risposta è si così come è pure possibile, in caso di incendio, ridurre al minimo i danni attraverso un apposito impianto antincendio. A seconda di come si sceglie di articolare il proprio apparato domestico contro gli incendi, si varia a livello di funzionalità, dal semplice allarme di segnalazione, alla prevenzione fino anche allo spegnimento. Ovviamente, a secondo di quello che si cerca, variano i prezzi e le modalità di installazione.

Innanzitutto bisogna quindi operare una distinzione in base alla tipologia di impianto: quello di segnalazione e quello di estinzione (detto anche sprinkler).

L’impianto di segnalazione è un allarme che, in caso di principio di incendio, segnala l’emergenza già dall’insorgere di un po’ di fumo, attraverso luci e suoni. Può essere completato dalla presenza di estintori da utilizzare, in caso di allarme, per lo spegnimento.

L’impianto di estinzione invece è più complesso perché ha la funzione di spegnere automaticamente l’incendio attraverso l’entrata in funzione di idranti, lance e sprinkler, cioè sistemi collegati alla rete idraulica che si attivano automaticamente in caso di incendio.

Ovviamente, in base agli optional che compongono il sistema antincendio di una casa, varia anche il prezzo. Si varia dalle poche decine di euro necessarie per l’acquisto di un rilevatore di fumo fino ad arrivare a diverse migliaia di euro per un sistema di rilevazione completo, assistito da un sistema di estinzione.

MANUTENZIONE NECESSARIA

Dopo l’installazione, per mantenere efficiente l’impianto antincendio, c’è bisogno di provvedere ad effettuare sullo stesso una manutenzione periodica che viene effettuata da personale specializzato. Ovviamente anche i costi di manutenzione variano a seconda dell’impianto. Un conto è provvedere alla semplice manutenzione e pulizia di un sensore di un rilevatore di fumo, un altro pensare alla sostituzione periodica del contenuto di una serie di estintori o la revisione di sensori e idranti di un impianto più complesso.

Proprio la manutenzione è da considerarsi una componente fondamentale visto che anche la semplice polvere è in grado di generare malfunzionamenti nei sensori di rilevazione.

LA NORMATIVA

Secondo le normative vigenti in materia di antincendio, gli impianti antincendio cominciano ad essere obbligatori nel caso che l’edificio sia oltre i 24 metri d’altezza. La distribuzione della rete, indipendente da ogni altra rete idrica, è determinata dall’ambiente stesso, in base alle funzioni, alle dimensioni e, quindi, a seconda della sua classe di rischio. Il progetto, deve prevedere la possibilità di sezionare la rete in caso di necessità, un’alimentazione continua con pressione costante (con una minima stabilita), una struttura ad anello per contenere eventuali perdite di carico, bocchette in ogni piano e altri accorgimenti. Solo ditte specializzate sono in grado di rilasciare una Dichiarazione di Conformità (detta anche Dichiarazione di Rispondenza se l’impianto è fatto prima del marzo 2008).

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