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In italiani e stranieri cresce il desiderio di casali e rustici

Sono i dati riportati dall’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa

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Secondo i dati riportati dall’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa, In italiani e stranieri sta crescendo il desiderio di casali e rustici in collina e campagna.

Secondo i dati di Tecnocasa, successivamente ai lockdown degli scorsi mesi è cresciuta sensibilmente la richiesta sul mercato di rustici e casali in campagna e in collina.

Il mercato di casali in collina è molto di nicchia e caratterizzato da prezzi alti, relativi alla grande richiesta di questo tipo di immobili. I soggetti interessati a questi paesaggi, caratteristici del centro Italia e sinonimo di tranquillità e silenzio, sono soprattutto stranieri innamorati del Bel Paese, investitori o famiglie benestanti in cerca di una prima casa. 

Secondo Fabiana Megliola, responsabile dell’ufficio studi del Gruppo Tecnocasa, "Questo trend ha portato ad un generale aumento delle compravendite di soluzioni indipendenti e semindipendenti che rappresentano il 22,1% del totale di quelle realizzate dalle nostre agenzie”. Il dato del 22,1% è in aumento rispetto a quello del 2019, “Quando si attestava al 18,5%". 

Anche le misure degli ultimi governi sono intervenute in modo decisivo sulle scelte dei clienti, come per esempio “La possibilità di usufruire del superbonus”

“Chi cerca queste tipologie desidera tassativamente uno spazio esterno, - spiega Fabiana Megliola - meglio se con la possibilità di costruire una piscina. Per il target estero pesa la panoramicità, per quello locale i collegamenti con i comuni o le città e la presenza di servizi”

Un trend che è sicuramente legato anche alle ferite lasciate dal lockdown, periodo in cui tante famiglie con appartamenti in città, magari di pochi mq, si sono ritrovate relegate in casa come in un carcere. Il desiderio di evadere, insieme alla ricerca del verde e il sempre affascinante paesaggio collinare italiano, hanno certamente contribuito ad una richiesta sempre maggiore di queste soluzioni, anche in relazione alle tante attività lavorative che ancora si svolgono parzialmente in smart working.

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