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Coldiretti, raddoppiato numero coltivazioni frutta tropicale

In meno di tre anni, con oltre mille ettari fra le regioni Puglia, Sicilia e Calabria, cambia l'agricoltura per effetti tropicalizzazione del clima

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In meno di tre anni, con oltre mille ettari fra le regioni Puglia, Sicilia e Calabria, cambia l'agricoltura per effetti tropicalizzazione del clima. La Coldiretti lancia l'allarme: raddoppiato numero coltivazioni frutta tropicale. 

Uno degli effetti del cambiamento climatico è il mutamento nelle coltivazioni agricole in zone del Pianeta non naturalmente vocate fino a qualche anno fa. 

Così è raddoppiato in meno di tre anni, con oltre mille ettari fra le regioni Puglia, Sicilia e Calabria, il numero di coltivazioni di frutta tropicale. Questo è quanto emerge da una analisi della Coldiretti i cui risultati sono stati resi noti a Giarre, nel catanese, in occasione degli Stati Generali dei florovivaisti italiani sul futuro verde delle città, in riferimento agli impegni sul clima della Cop 26 a Glasgow. Anche questi dunque gli effetti della tropicalizzazione del clima sta rivoluzionando l’agricoltura in Italia.

All’appuntamento di Giarre, alla presenza del Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e del presidente della Coldiretti Ettore Prandini, per la presentazione delle produzioni di tropicali italiane e’ stata ‘preparata’ la prima macedonia di frutti esotici 'made in Italy'.

La Coldiretti, fa sapere come "sempre più spesso nelle regioni del Sud prima si sperimentano e poi si avviano vere e proprie piantagioni di frutta originaria dell’Asia e dell’America Latina: dalle banane ai mango, dall’avocado al lime, dal frutto della passione all’anona, dalla feijoa al casimiroa, dallo zapote nero fino al litchi, per un consumo totale stimato in oltre 900 mila tonnellate a livello nazionale".

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