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Dall'eco al Superbonus

Come cambia l'approccio dell'uomo per salvare il pianeta

Fonte immagine: Arek Socha
  • mondo

Eco, termine derivante dal greco ôikos, casa. È il primo elemento di molte parole composte del linguaggio scientifico, con il significato di “casa, abitazione, ambiente”; in particolare, negli ultimi 20 anni l’attenzione è stata posta proprio su questo vocabolo: "ecologia", che sta ad indicare lo studio delle funzioni di relazione tra l'uomo, gli organismi vegetali, animali e l'ambiente in cui vivono.

Eco, termine derivante dal greco ôikos, casa. È il primo elemento di molte parole composte del linguaggio scientifico, con il significato di “casa, abitazione, ambiente”; in particolare, negli ultimi 20 anni l’attenzione è stata posta proprio su questo vocabolo: "ecologia", che sta ad indicare lo studio delle funzioni di relazione tra l'uomo, gli organismi vegetali, animali e l'ambiente in cui vivono.

Fin dalla preistoria l’uomo ha avuto la necessità di adattare l’ambiente per renderlo sicuro e confortevole, adatto alle sue esigenze del momento, ma sia la crescita demografica della popolazione mondiale, sia il successivo progresso tecnologico, a partire dal XVIII secolo, hanno portato l’uomo e tutte le sue “macchine” a divenire il principale pericolo per l’ambiente ed a sfruttarne in maniera incontrollata le risorse, producendo un eccessivo inquinamento ambientale (termico, acustico, elettromagnetico, idrico, marino, atmosferico o del suolo) che secondo le previsioni degli esperti porterà il pianeta ad un punto di non ritorno.

Con una nuova consapevolezza i paesi più progrediti si sono accorti che era necessario cambiare completamente il rapporto tra l’uomo e l’ambiente e, anche se in ritardo, questo tema è stato posto all’attenzione anche nel nostro Paese. Così come le industrie e le automobili hanno cercato di ridurre le emissioni nocive e ricercato altre fonti di approvvigionamento energetico, anche l’abitazione è stata ritenuta una vera e propria “macchina” che necessita di energia e può influire negativamente sull’ambiente circostante.

Pertanto dal 2013 con il D.L. 63 fino ad arrivare al Superbonus del 2020, si è puntato ad incentivare una serie di interventi volti alla riqualificazione energetica degli edifici, favorendo delle detrazioni fiscali rivolte ai proprietari delle abitazioni.

Questi interventi hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza termica degli edifici tramite:

  • installazione di pannelli solari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti con caldaie a condensazione ad aria o acqua;
  • interventi sull’involucro degli edifici con i cosiddetti “cappotti termici”.

Le detrazioni del D.L. 63/2013 partivano con un 50% di agevolazione, passando ad un massimo di 75% in base all’intervento o all’immobile interessato. Oggi, ancora più consapevoli del problema ambientale, con una maggiore sensibilità, la normativa si è evoluta proponendo il Superbonus 110%, introdotto con il Decreto Rilancio n° 34 del 2020.

Riproponendo i concetti del 2013 e sviluppandoli ulteriormente, il Decreto Rilancio introduce una nuova detrazione, questa volta estesa al 110%, delle spese documentate sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 31 Dicembre 2022. La detrazione sarà suddivisa in 5 quote annuali dello stesso importo per tutta una serie di opere che prestano particolare attenzione all’impatto ambientale dell’edificio quali:

  • opere di isolamento termico;
  • interventi finalizzati a sostituire gli impianti di climatizzazione invernale con impianti invernali di climatizzazione ad efficienza di classe A;
  • posa di pannelli fotovoltaici e impianto solare termico.

Detto ciò sembra di poter affermare che siamo sulla giusta strada per cercare di mitigare i danni che fino ad oggi abbiamo arrecato all’intero ecosistema.

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