Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com

Sisma Bonus, c'è tempo fino al 31 dicembre 2021

Tra le modalità detrazione fiscale o contributo sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto

Fonte immagine: Gerd Altmann
  • scatto casa

Nella famiglia dei bonus lo Stato riconosce delle detrazioni per lavori mirati al recupero del patrimonio edilizio. Rientrano tra le spese detraibili le spese sostenute per realizzare interventi antisismici, come la messa in sicurezza statica degli edifici.

Nella famiglia dei bonus lo Stato italiano riconosce delle detrazioni per lavori mirati al recupero del patrimonio edilizio. Rientrano tra le spese detraibili anche le spese sostenute per realizzare interventi antisismici, con particolare riguardo all’esecuzione delle opere per la messa in sicurezza statica degli edifici.

È l'articolo 16 bis (comma 1, lettera i) del Tuir (ovvero il Testo unico delle imposte sui redditi) a prevedere per questi interventi una detrazione del 36%, da ripartire in 10 quote annuali, su un importo massimo di spesa di 48.000 euro.  

Nel 2019 la percentuale è stata elevata al 50% e la spesa massima a 96.000 euro. Il Sisma bonus, così come viene chiamato, è stato introdotto con il decreto legge n. 63/2013 per gli interventi di adozione di misure antisismiche, prevedendo detrazioni maggiori e regole più specifiche per usufruirne.

LINEE GENERALI

A seconda del risultato ottenuto con l’esecuzione dei lavori, della zona sismica in cui si trova l’immobile e della tipologia di edificio, sono concesse detrazioni differenti. Per le spese sostenute tra il 1º gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, la percentuale di detrazione può arrivare fino all’85% e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.

casa.jpg

Rispetto alle regole in vigore fino al 31 dicembre 2016, la norma ha esteso i benefici agli immobili ubicati in zona sismica 3, ha ridotto alla metà il periodo di fruizione della detrazione e ha incluso fra gli edifici a cui riferire l’agevolazione gli immobili residenziali diversi dall’abitazione principale.

Le detrazioni possono essere usufruite anche dai soggetti passivi Ires e, dal 2018, dagli Istituti autonomi per le case popolari e dagli enti che hanno le stesse finalità sociali, nonché dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Per gli interventi condominiali è possibile cedere il corrispondente credito, in alternativa alla fruizione della detrazione alla ditta che esegue i lavori.

CONTRIBUTO IN LUOGO DELLA DETRAZIONE

Grazie al decreto legge n. 34/2019 (articolo 10, comma 2), per gli interventi di adozione di misure antisismiche è stata prevista la possibilità di optare, invece che per la detrazione, per un contributo di pari ammontare sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi.

Infine, dal 2017 è stata prevista una nuova detrazione per l’acquisto di case antisismiche nei Comuni che si trovano in zone classificate a “rischio sismico 1” e la possibilità di cedere il corrispondente credito. Il decreto legge n. 34/2019 ha poi esteso la detrazione anche alle zone classificate a rischio sismico 2 e 3.  

Se vuoi commentare questo articolo effettua il login.