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Arrivano i ristori per gli operatori dei terminal portuali

Il Ministro Giovannini ha firmato il decreto che consente di presentare la domanda di contributo per le perdite subite

  • area portuale di Genova

La Pandemia ha fiaccato molteplici settori su cui si fonda l'economia italiana; tra questi quello del trasporto portuale che poi è il comparto per il trasferimento delle materie prime su cui fondano l'attività settori portanti come quello edilizio. 

C'è un settore in Italia, quello dei porti e dei traporti portuali connessi, che durante il periodo acuto della Pandemia ha sofferto più degli altri arrivando praticamente a bloccare la prorpia attività. Un blocco che si è presto rispecchiato in tutti gli altri settori come quello edilizio che fondano la propria attività sulla lavorazione di materie prime che arrivano nel Belpaese proprio utilizzando il trasporto marittimo.

Per sostenere il settore dei terminal portuali per lo sbarco e l’imbarco di persone, penalizzato dalla crisi pandemica, salvaguardare i livelli occupazionali e l’efficienza del trasporto marittimo, le imprese di gestione possono presentare richiesta di ristori. Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, di concerto con il Ministro dell’economia e delle Finanza, Daniele Franco, ha firmato il decreto che consente agli operatori di accedere al fondo di 20 milioni di euro, istituito con la legge di bilancio per il 2021, per compensare la riduzione dei ricavi conseguente alle limitazioni delle attività e quindi al calo di passeggeri sbarcati e imbarcati nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020.

La richiesta di contributo può essere presentata, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, dalle imprese che hanno registrato una perdita di ricavi rispetto alla media dello stesso periodo del biennio precedente. Nel calcolo della riduzione dei ricavi si deve tenere conto anche dei maggiori costi per igienizzazione e sanificazione dei mezzi e per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale e dei minori costi connessi alla riduzione dei servizi e di quelli derivanti dagli ammortizzatori sociali per il personale.

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