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Mercato immobiliare residenziale, continua il trend positivo 2021

Il sondaggio condotto dall’Osservatorio del Mercato Immobiliari tra gli agenti conferma il segno + anche nel secondo trimestre dell’anno

  • soldi euro

Così come era stato per i primi tre mesi del 2021, anche nel secondo semestre dell'anno le statistiche raccolte dall'Osservatorio sui dati trammessi dagli agenti immobiliari parlano di un mercato del mattone in ripresa, anche se cominciano a salire i prezzi. 

Continua la ripresa del mercato immobiliare italiano; le statistiche relative al secondo trimestre 2021, riguardanti il mercato residenziale rilevato presso gli agenti immobiliari mediante il Sondaggio congiunturale del mercato delle abitazioni in Italia parla infatti di un segno pù in continuità con quelli che erano stati i dati del primo trimestre dell’anno.

  • Il 67,5 per cento degli agenti intervistati ha segnalato una sostanziale stabilità dei prezzi di vendita nel secondo trimestre del 2021, una quota superiore alla precedente rilevazione; la percentuale di operatori che ravvisa un calo delle quotazioni è nettamente diminuita (da 27,1 nell’indagine precedente a 17,9). È salita la 14,6 per cento (da 11,4) la quota di agenti che giudica i prezzi delle case in aumento.
  • La quota di agenzie che ha venduto almeno un’abitazione nel trimestre aprile-giugno continua a salire (all’85,8 per cento da 83,6 nel I trimestre del 2021) e si colloca per la prima volta al disopra dei livelli precedenti l’emergenza sanitaria (era 84,4 nel IV trimestre del 2019).
  • Lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore è ulteriormente sceso rispetto al trimestre precedente, al 9,3 per cento (dal 10,1), e risalgono lievemente i tempi medi di vendita, 7,3 mesi da 7,0 mesi nel I trimestre 2021.
  • Per oltre la metà degli agenti le cause prevalenti di cessazione dell’incarico a vendere restano le proposte di acquisto ritenute troppo basse dai venditori (in diminuzione al 53,2 per cento, da 59,8) e i prezzi giudicati troppo elevati dai compratori (50,9 per cento da 47,9). La difficoltà nel reperimento del mutuo è, invece, la causa principale dell’estinzione dell’incarico per il 23,2 per cento degli operatori (da 24,6 nella scorsa indagine, segnando così la terza riduzione consecutiva).
  • È in calo la quota di compravendite finanziate con mutuo ipotecario (69,6 per cento dal 72,9) e il rapporto fra l’entità del prestito e il valore dell’immobile è pressoché stabile, al 77,6 per cento.
  • Le attese delle agenzie riguardo al proprio mercato di riferimento sono rimaste sostanzialmente invariate: il 13,1 per cento degli operatori ha aspettative sfavorevoli per il secondo trimestre, il 10,9 prefigura invece un miglioramento (da 14,5 e 12,4 rispettivamente).
  • Le aspettative sull’andamento del mercato immobiliare nazionale sono notevolmente migliorate: con riferimento all’evoluzione nel trimestre in corso il saldo diviene positivo per la prima volta negli ultimi due anni (0,3 punti percentuali da -6,0). Le prospettive a due anni continuano a migliorare, con un saldo fra attese di miglioramento e peggioramento pari a 33,5 punti percentuali (da 23,6).
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