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La ripresa del mercato immobiliare sposta la lente sui piccoli paesi

Con la pandemia le giovani coppie guardano a una casa lontana dalle metropoli

Fonte immagine: Nattanan Kanchanaprat
  • Monete eco

L'interesse dei giovani acquirenti si sposta lì dove il mercato è fermo da anni e molti centri storici presentano case disponibili perché lasciate vuote nei decenni passati. I prezzi, ben più bassi rispetto a quelli dei grandi centri, costituisce un ulteriore incentivo nell’invogliare anche giovani coppie ad investire nel mattone lontano dalla metropoli, lì dove i bimbi possono crescere giocando ancora per strada. Altro grande incentivo a spostarsi dai grandi centri, è il boom della possibilità dello smart working.

Fiaccato dalla crisi pandemica che ha caratterizzato il 2020, il mercato immobiliare italiano prova a ripartire in questo nuovo anno. Una ripresa che si annuncia comunque lenta e quindi distribuita sui prossimi anni. Con tendenze e abitudini che mutano i trend degli anni precedenti al Covid.

La maggior incidenza del virus nelle zone maggiormente densamente popolate e in quelle con tasso di inquinamento più elevato, pare aver rimesso in moto la tendenza a cercare casa nei piccoli paesi lì dove il mercato è fermo da anni e molti centri storici presentano case disponibili perché lasciate vuote nei decenni passati.

I prezzi, ben più bassi rispetto a quelli dei grandi centri, costituisce un ulteriore incentivo nell’invogliare anche giovani coppie ad investire nel mattone lontano dalla metropoli, lì dove i bimbi possono crescere giocando ancora per strada. Altro grande incentivo a spostarsi dai grandi centri, è il boom della possibilità dello smart working.

Proprio lo smart working suggerisce una profonda rivoluzione tecnologica delle abitazioni per cui accanto al mercato immobiliare è prevista la fioritura di tutto l’indotto legato ai lavori di ristrutturazione. Ristrutturazione che si coniuga ottimamente con i concetti di Rigenerazione Urbana abbracciati ormai da sempre più comuni italiani che adottano le leggi di riferimento che danno anche accesso spesso a finanziamenti con tassi decisamente agevolati. Finanziamenti e incentivi come quelli che mirano all’efficientamento energetico e all’ecosostenibilità delle stesse abitazioni.

Studi di settore indicano il mercato immobiliare italiano in ripresa almeno per i prossimi 3-5 anni. Come detto, i costruttori dovranno ripensare case e uffici, alla luce del fenomeno smart working. Per costruire un quadro più fedele al panorama che si è determinato, è da tenere conto anche delle iniziative di sempre più comuni che, per rivitalizzare i propri nuclei abitativi, lasciati semi deserti dagli anni ‘70 del secolo scorso, hanno intrapreso l’iniziativa di vendere addirittura alcune case al prezzo simbolico di 1 euro a fronte di un impegno, da parte degli acquirenti, ad un progetto abitativo convincente.  

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