Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com

Rischio sismico in italia; procedere all'adattamento antisismico

Il Sismabonus diventa uno strumento fondamentale per intervenire sui fattori di rischio legati alla sismicità

  • bonus_sisma.jpg

Occasione da non perdere quella offerta dal bonus sismico per inervenire sugli edifici a limitare il rischio legato ai danni sismici. Il territorio italiano è soggetto ai terremoti e per questo l'unica soluzione è quella di agire sulla prevenzione delle conseguenze più gravi in caso di scossa.  

Il territorio italiano, per sua conformazione, presenta un alto rischio sismico. Nella zona del Mediterraneo è uno dei Paesi con il livello di rischio più alto. Valutando frequenza ed intensità dei fenomeni sismici, si può affermare che i terremoti nel nostro Paese sono un elemento con un importante impatto sia sociale che economico.

Il forte rischio sismico che interessa il territorio italiano è dovuto in particolare alla convergenza tra due zolle, quella africana e quella euro-asiatica, che fa sì che si creino delle spinte, causa delle scosse.

I dati della Protezione Civile e gli studi più recenti indicano che negli ultimi 2.500 anni, l’Italia è stata oggetto di oltre 30.000 terremoti con una media o forte intensità, superiore cioè al 4°/5° grado della scala Mercalli, e da più di 500 sisma con un’intensità pari o superiore all’8° grado della scala Mercalli.

Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nel corso del 2020 i terremoti che hanno interessato il territorio italiano sono stati oltre 16mila, cioè, mediamente, 45 eventi sismici al giorno.

Il rischio sismico non è però dato solo dalla frequenza dei fenomeni sismici, ma la sua misurazione nasce dalla combinazione della pericolosità, della vulnerabilità e dell'esposizione. Si tratta di una misura dei danni che ci si può aspettare in un dato momento in un determinato territorio.

L’Italia, sebbene abbia una pericolosità sismica minore rispetto a Paesi come Giappone o California, ha una vulnerabilità elevata. Quest’ultima è data dalla fragilità del patrimonio edilizio e delle infrastrutture. A questo dato va aggiunta l’altissimo livello di esposizione; l’Italia ha infatti un'importante densità media con un patrimonio storico ed artistico assai diffuso.

L’Italia risulta quindi essere un territorio con un elevato rischio sismico motivo per cui appare fondamentale svolgere azioni di prevenzione.

Oggi è possibile migliorare la condizione degli edifici sfruttando diverse tipologie di agevolazioni fiscali appositamente ideate affinché il patrimonio immobiliare italiano venga riqualificato.

Perché un’impresa possa usufruire di tali agevolazioni è necessario che questa soddisfi alcune caratteristiche fondamentali spesso legate alla loro presenza in una zona classificata come 1, 2 o 3. E’ dal 2003, infatti, che il territorio nazionale è suddiviso in 4 zone in base al rischio sismico.

Il patrimonio edile italiano si compone di una varietà di tipologie di strutture. Questo fa sì che per ciascun edificio sia necessaria un’analisi ed uno studio ad hoc.

Analisi e rilievi di ogni ambiente, seguiti da uno studio accurato delle complessità, sono solo alcuni degli step del lavoro. A queste fasi segue la progettazione su misura dell’adattamento antisismico.

Se vuoi commentare questo articolo effettua il login.