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Il Castello della Rovere a Vinovo si fa bello con il Bonus

Con il Bonus Facciate viene finanziato il 90% della spesa totale che ammonta a 4 milioni di euro

Fonte immagine: Comune di Vinovo
  • Il Castello Della Rovere a Vinovo in provincia di Torino

Così come contemplato nel disciplinare del bonus, la detrazione per il rifacimento delle facciate e delle altre pertinenze esterne visibili dalla strada, ovvero anche i muri di cinta, il Bonus Facciate trova impiego anche per edifici storici di pregio come nel caso del castello di Vinovo. 

Anche i castelli usano il bonus. La notizia arriva da Vinovo dove il Castello della Rovere è oggetto di un intervento di restyling che verrà finanziato grazie al Bonus Facciate.

Grazie all’impegno degli uffici comunali, nello specifico dell’ufficio tecnico, in sinergia con l’attuale concessionario del castello, è stato avviato nei giorni scorsi l’intervento che comprende il restauro conservativo delle facciate e del muro di cinta.

Commissionante dell’intervento e quindi fruitore del bonus risulterà l’attuale concessionario del Castello che si ritroverà a beneficiare della detrazione del “Bonus Facciate” che ammonta al 90% della spesa totale. Spesa totale che nello specifico ammonta a oltre 4 milioni di euro.

E’ previsto inoltre un contributo di euro 220.000,00, sulla parte di Castello utilizzata dal Comune di Vinovo.

Dal Comune stesso hanno spiegato con una nota: “L’esecuzione dei lavori è prevista in circa sei-otto mesi e vedrà coinvolte tutte 4 le facciate del maniero, nonché il fabbricato destinato a biblioteca, uffici, ed alloggio custode per poi proseguire sull’intero muro di cinta perimetrale. Durante l’esecuzione dei lavori verrà comunque garantito l’accesso alla biblioteca civica comunale, alle sale del piano nobile del Castello, nonché al parco Area Manifestazioni”.

Il castello di Vinovo venne edificato nel 1500. Nello specifico venne tirato su tra il 1510 e il 1515 circa, in stile rinascimentale e venne successivamente rimaneggiato nei secoli a venire.

Caratteristica la sua forma con le quattro torri merlate agli angoli. Il nuovo edificio, più moderno e razionale, fu progettato da Meo Del Caprino, secondo alcuni studiosi, da Baccio Pontelli, secondo altri. In entrambi i casi furono architetti indicati dai Della Rovere dal Centro Italia, dove avevano lavorato da tempo.

In origine aveva un solo piano oltre a quello terreno; dopo la seconda metà del XVIII venne costruito il secondo piano.

 

 

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