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Sisma2016, a che punto è il piano di ricostruzione post terremoto

Cantieri in corso ad Amatrice, Accumoli e Arquata: lo sblocco è arrivato con il Decreto Semplificazioni

Fonte immagine: Vigili del Fuoco
  • Vigili del Fuoco in aziona ad Amatrice

A cinque anni di distanza dal terrificante terremoto costato la vita a quasi 300 persone, alla vigilia di Ferragosto, sono ancora tante le famiglie che attendono di rientrare nella loro casa. Gli stessi paesi attendono le infrastrutture primarie per tornare a vivere. 

A cinque anni dal sisma, datato 14 agosto 2016, Amatrice come Accumoli, Arquata e gli altri paesi distrutti dal terremoto, sono ancora in attesa che si concludano i cantieri della ricostruzione.

La fase burocratica si è conclusa lo scorso mese di marzo con l’approvazione della delibera esecutiva da parte del consiglio comunale presieduto dal consigliere anziano Alessandro Di Marco che ha approvato il Piano Speciale di Ricostruzione.

L’atto ha rappresentato una sorta di via libera al piano speciale del Governo denominato Sisma2016.

Nello specifico, la ricostruzione del centro storico di Amatrice distrutto dal terremoto dell’agosto 2016 è tra i primi interventi a beneficiare delle deroghe alla normativa, compresa quella sugli appalti, che il Commissario Straordinario per la Ricostruzione del sisma, Giovanni Legnini, può attuare nel cratere con le nuove Ordinanze speciali.

Il decreto semplificazioni 76 del 2020 ha infatti conferito al Commissario poteri straordinari per accelerare la realizzazione delle opere pubbliche urgenti, o di particolare criticità, e dei centri storici dei comuni più colpiti.

Per Amatrice, in particolare, si prevede la realizzazione di alcune opere pubbliche indispensabili alla ricostruzione privata, come i sottoservizi e la viabilità, che saranno realizzati al massimo entro un anno, ma anche un coordinamento pubblico per il rifacimento delle oltre 300 abitazioni del centro storico della città. Accanto a questi interventi, ricorrendo sempre all’Ordinanza in deroga che stanzia nel complesso 43 milioni di euro, sono previsti la ricostruzione del Municipio, delle chiese di Sant’Agostino, San Francesco e Santa Maria del Suffragio, inserite nel tessuto urbano, ed altre opere necessarie per la ripresa delle attività economiche e sociali, come i Centri culturali ed i musei.

Amatrice, come Accumoli e Arquata del Tronto, fu colpita il 24 agosto del 2016 da un violentissimo terremoto, che causò 299 vittime e la distruzione totale del centro storico della città, nel quale è rimasta in piedi solo la Torre Civica. La ricostruzione è affidata ai Piani attuativi per le aree in cui sono necessarie delocalizzazioni, e al Programma Straordinario di Ricostruzione varato poche settimane fa dal Comune per accelerare il reinsediamento dei cittadini, che si avvale anche dell’Ordinanza Speciale, alla cui attuazione è delegato il sub Commissario alla ricostruzione, Fulvio Soccodato.

Ad Amatrice capoluogo finora sono state riparate, con il rientro di altrettante famiglie, circa 110 abitazioni, mentre sono in corso i lavori in altri 250 cantieri. Due grandi condomini, per circa 80 unità abitative complessive, saranno consegnati nei prossimi giorni. Oltre alla ricostruzione privata, e al di là degli interventi dell’Ordinanza speciale, sono in corso i lavori per altre due opere pubbliche molto importanti, il rifacimento dell’Ospedale, finanziato per oltre 10 milioni anche grazie ai contributi del governo tedesco, e dell’Istituto Don Minozzi, un complesso molto vasto a ridosso del centro storico di proprietà della Curia, che sarà destinato a diverse attività, anche pubbliche, e finanziato con circa 40 milioni di euro.

 

 

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