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Monito dai progettisti “Utilizzare i fondi del bonus antisismico”

Il Pacchetto Sisma varato dal Governo grazie al Fondo aggiuntivo al PNRR deve andare in questa direzione

Fonte immagine: Pixabay
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Alla luce dei gravissimi danni subiti dall'Italia a causa dei terremoti, da ultimo quello che ha colpito il centro della Penisola nel 2016 distruggendo Amatrice e altri centri limitrofi, diventa fondamentale utilizzare i fondi messi a disposizione dal governo er interventi antisismici sulle abitazioni esistenti e su quelle di nuova costruzione.

Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori è intervenuto a proposito di costruzioni così come intese nel Piano Nazionale di Resilienza e Ripartenza. Un piano che condizionerà e indirizzerà l’intero mondo delle costruzioni italiane nei prossimi anni. Miceli ha spiegato: “Ricostruzione e rinascita: binomio imprescindibile per consentire, con appositi programmi, un futuro alle popolazioni e ai territori colpiti dal sisma dell’agosto del 2016, valorizzandone i bisogni e le potenzialità all’insegna della transizione ecologica e della sostenibilità. Serve agire in fretta per scongiurare il definitivo spopolamento di quei luoghi”.

“Auspico – ha detto ancora - che il Pacchetto Sisma, recentemente varato grazie al Fondo aggiuntivo del Pnrr, vada proprio in questa direzione. Serve una decisa accelerazione, affrontando e risolvendo le troppe criticità che quotidianamente ostacolano il processo di ricostruzione e che sono per la stragrande maggioranza causate da elefantiaci processi burocratici”.

Per Silvia Pelonara, responsabile del Dipartimento Protezione civile, cooperazione e solidarietà del Consiglio Nazionale “serve una semplificazione - più volte richiesta - relativamente alla presentazione delle pratiche in modo da alleggerire il lunghissimo iter oggi previsto dagli USR (Uffici Speciali Ricostruzione). Così come serve intervenire per ridurre i tempi di pagamento dei Sal (Asseverazione di Stato di Avanzamento dei lavori), a dir poco biblici, che molti problemi stanno causando ai professionisti tecnici”.

Pelonara ricorda poi che “un altro aspetto che causa ritardo negli interventi è rappresentato dall’aumento dei costi dei materiali da costruzione: nonostante l'alto numero dei decreti, infatti, i cantieri non riescono a partire poichè con prezzi non remunerativi le imprese non avviano i lavori, causando un allungamento dei tempi”.

Da ultimo sottolinea come “il coinvolgimento del mondo delle professioni, sia in termini di risoluzione delle problematiche che di proposte, sia sostanzialmente accantonato con un totale sottoutilizzo del Tavolo tecnico, ma anche dell’Osservatorio che dovrebbe monitorare l’operato dei tecnici. Le gare di affidamento dei servizi professionali sono inaccettabili in quanto attribuite al massimo ribasso. Di concorsi di progettazione - infine - nessuna traccia nonostante siano previsti in diverse ordinanze commissariali”.

Per il Consiglio Nazionale una iniziativa da intraprendere è quella di sensibilizzare i cittadini ad usufruire del superbonus 110% e a scegliere tra quello “potenziato” - come misura alternativa al contributo concesso per gli eventi sismici - che prevede un incremento del 50% sul limite di spesa per gli interventi di ricostruzione e quello “combinato” per la sola quota di spesa che eccede il contributo di ricostruzione. 

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