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Superbonus, la nuova Cila imprime un'ulteriore accelerazione

Pratiche in aumento dopo il Decreto Sostegni bis; l’effetto è paragonabile all’introduzione di misure come cessione del credito e sconto in fattura

  • calcolatrice alla mano

Il nuovo modello CILA specifico per l’accesso al Superbonus non chiede più la rappresentazione grafica dell’intervento e neppure la dichiarazione di conformità dell’edificio. Ciò ha allargato la platea dei soggetti interessati alla fruizione dell’agevolazione. 

Il Decreto Semplificazioni Bis (ovvero il decreto legge 77 del 31 maggio 2021) convertito nella legge 108 del 29 luglio 2021, potrebbe rivoluzionare la ripresa del settore costruzioni non solo per la semplificazione delle pratiche di accesso alla fruizione del bonus con la nuova CILA, ma anche per le modifiche alle regolamentazioni riguardo i casi in cui sono presenti abusi edilizi.

La nuova Cila non rende più necessaria l’attestazione dello stato di legittimità normativa per gli immobili oggetto dell’intervento del Superbonus 110% lì dove non ci siano lavori di demolizione e ricostruzione e tanto meno è più richiesta la rappresentazione grafica dell’intervento, sostituita da una descrizione discorsiva dello stesso intervento.

Così, quella che era la maggiore causa ostativa alla presentazione della pratica per la fruizione del bonus, ovvero la conformità urbanistica dell’edificio, è venuta a cadere.

Si tratta di una vera e propria svolta al pari di quella introdotta dal Decreto Rilancio che permise le opzioni alternative della fruizione della detrazione. Viste le cifre in ballo in un intervento che ha accesso al Superbonus, la fruizione di detrazione diretta dell’utente come sgravio del proprio carico fiscale, seppur diluita su cinque anni, non appariva molto attrattiva per i più. La possibilità di poter cedere però il credito a un ente creditizio che si fa carico di pagare il 100% della spesa da sostenere per l’intervento tenendosi per sé il 10% extra o di ottenere lo sconto in fattura del totale dell’importo da parte della ditta che esegue i lavori, avevano impresso una prima sensibile accelerazione.

A questo punto, ormai ottimizzato il sistema per l’accesso alla fruizione, non resta che allungare i termini di vigore della misura che, ad ggi, nonostante varie dichiarazioni e impegni, si esaurirebbe a dicembre 2022.

 

 

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