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Facciate, mobili e giardini: i bonus scadono il 31 dicembre 2021

Potrebbe arrivare la proroga, ma serve che un provvedimento ad hoc venga inserito nella legge di bilancio o in una legge specifica

  • soldi euro

In assenza di un provvedimento specifico da parte del governo Draghi, i bonus per i mobili, per il giardino e per le facciate, finiranno i rispettivi cicli e sarebbero cancellati così come accaduto al cashback. 

E’ iniziato il conto alla rovescia verso il 31 dicembre. Dopo la sosta agostana, sosta feriale tradizionalmente condizionante per l’intero comparto edilizio, con la ripresa di settembre la dead line del 31 dicembre, che metterà fine ai bonus facciate, mobili e giardino, sarà dietro l’angolo. Alcuni bonus attendono la conferma per il prossimo anno.

La conferma di solito arriva in legge di Bilancio, ma quest’anno potrebbe arrivare un rimpasto di bonus e agevolazioni.

Tra i bonus che cesseranno c’è il bonus mobili, la detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 16.000 euro per mobili che aumentano l’efficienza dell’abitazione come tavoli, materassi, lampadari, sedie, divani, letti, cassettiere, scrivanie, poltrone, comodini e lampadari per quanto riguarda il mobilio e congelatori, lavatrici, frigoriferi, asciugatrici, apparecchi per la cottura, apparecchi elettrici di riscaldamento/raffreddamento, forni a microonde, lavastoviglie, piastre riscaldanti elettriche per quanto riguarda gli elettrodomestici.

Il bonus si applica solo sugli acquisti sostenuti dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2021, e tali acquisti devono essere necessariamente fatti dopo l’inizio dell’intervento di ristrutturazione.

Il bonus giardino inerente le opere di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili permette fino al 31 dicembre prossimo di usufruire della detrazione Irpef del 36%, entro la soglia massima di 5.000 euro di spesa.

Per il bonus verde, così come per il bonus mobili, non è prevista la possibilità di richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito.

L’unico modo per usufruire di questi due bonus quindi è tramite detrazione in dichiarazione dei redditi (ed è dunque necessario avere abbastanza capienza Irpef).

Un altro bonus attualmente valido solo fino al 31 dicembre 2021 è il sismabonus ovvero la detrazione fiscale dal 50 all’85% per i lavori di riduzione del rischio sismico.

Per questo incentivo si può richiedere lo sconto in fattura, ma solo per i lavori condominiali di importo pari o superiore a 200.000 euro.

Anche l’ecobonus ordinario, cioè la detrazione per i lavori di riqualificazione energetica dal 50 al 75%, è in scadenza a fine 2021.

Entrambi i bonus, ecobonus e sismabonus, sono stati anche potenziati al 110% con il superbonus dal decreto Rilancio, ma serve il rispetto di determinati requisiti (effettuare almeno un lavoro trainante e migliorare la propria condizione energetica di almeno 2 classi, o raggiungere quella più alta). 

 

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