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Bonus Casa e Bonus Facciate con i mesi contati

Solo 5 mesi per ristrutturare casa a metà prezzo poi si scende al 34%. Il Bonus Facciate, ad oggi, sparirà nel 2022

Fonte immagine: Pixabay
  • calcoli alla mano

Il bonus casa 50% e il bonus facciate 90% come li conosciamo oggi sono programamti per restare attivi fino al 31 dicembre 2021. Dal 2022 il bonus casa scende, quello facciate sparisce. 

I numeri registrati nei primi sei mesi del 2021 sanciscono che l’anno in cui i bonus edilizi stanno dando i loro frutti è proprio questo. Nel 2020, anno del loro concepimento, forse per problemi oggettivi poi aggiustati a livello normativo, vuoi per normative stesse poco metabolizzate dagli italiani, l’effetto spinta sui cantieri era stato ridotto.

Allo stato dei fatti però ci sono dei bonus che, così come li conosciamo, hanno ancora soli sei mesi di vita.

Il bonus casa, aperto a tutti e senza ISEE e che permette di ristrutturare casa a metà prezzo, sarà attivo fino al 31 dicembre 2021. Dal 1° gennaio 2022 infatti esisterà ancora ma con la detrazione concessa che scende al 36%. L’incentivo, utilizzabile con detrazione Irpef, sconto in fattura e cessione del credito, offre il 50% di sconto sui lavori edilizi, ma salvo proroghe e rinnovi perderà parte del suo valore tra pochi mesi.

Le speranze legate ad un’eventuale proroga sono rivolte tutte alla prossima Legge di Bilancio, che sarà approvata alla fine dell’anno. Allo stato attuale però pensare che da qui alla fine dell’anno il Governo possa riuscire ad individuare delle risorse per mantenere attiva l’attuale aliquota del bonus casa appare difficile.

Stessa sorte, se non addirittura peggiore, toccherà al bonus facciate, ovvero la detrazione del 90% per il rifacimento conservativo o di recupero e restauro della facciata, anche questo attivo sulla carta sino a fine anno. Dal 1° gennaio 2022, il bonus non esisterà proprio più.

Al momento l’unico bonus prorogato fino a tutto il 2023 è il Superbonus 110%; la proroga, sebbene ancora non effettiva è stata promessa dal premier Draghi in persona e si sta già lavorando in questo senso, ovvero di allungare a tutto il 2023 il bonus che vincola però la concessione della detrazione al miglioramento energetico del complesso edilizio oggetto dell’intervento, per almeno due classi.

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