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Legna vs Pellet, un duello di calore

Il pellet costa di più ma non sporca e si programma; la legna è economica ma la fatica non è poca

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Per scegliere se sia meglio la legna o il pellet per scaldare una casa non esiste un criterio universale. La scelta dipende dalle abitudini, dagli ambienti e dagli spazi a disposizione. Alcuni dati sono però incontrovertibili.  

La legna pesa, ingombra e sporca; il pellet è pulito ma costa tanto (ma pesa pure e in quanto ad ingombro non scherza). Certo, direte voi, è estate, cosa c'entra il calore della casa? C'entra eccome, anche perchè a breve parte l'approvviggionamento perchè questo è il momento migliore: la legna è secca e non umida, dato il clima e la stagione. Quindi, cosa scegliere?

Dopo aver pensato e ripensato al metano se l’abitazione è servita dalla rete pubblica, vediamo di capirci qualcosa.

La vera differenza sta nell'efficienza del materiale: il pellet è più efficiente e produce una combustione più pulita del legno, il che significa che basta meno pellet per produrre la stessa quantità di calore. Meno pellet vuol dire inoltre meno sprechi, meno ingombro e una maggior durata della combustione.

La stufa a pellet è completamente programmabile per quanto riguarda accensione, spegnimento e temperatura dell’ambiente.

Il paragone tra legna e pellet va fatto quindi con qualcosa di simile e visto che l’obiettivo è scaldare tutta una casa, prendiamo in considerazione due termostufe ovvero stufe, sia a pellet che a legno, collegate ai termosifoni.

Per riscaldare un'abitazione di 100 mq sono necessari 10/15 Kg di legna. Ciò significa che con circa 2 euro al giorno (considerando un quintale di legna al costo di 14 euro) è possibile riscaldare la casa e se si dovesse fare un breve calcolo del consumo annuale considerando l’accensione per circa 200 giorni si avrebbe un costo medio di circa 400 euro. Tutti calcoli fondamentali per l'economia della gestione della casa. 

Per quanto riguarda il pellet, per riscaldare una casa di 100 metri quadri in una zona con isolamento medio e non particolarmente fredda è necessaria una stufa a pellet di almeno 10 KW. Una stufa del genere ha bisogno di un sacchetto al giorno. Il prezzo del sacchetto, 15 chilogrammi, è di circa 5 euro. La spesa per 200 giorni di riscaldamento è presto fatta e si aggira sui 1000 euro.

Resta importante scegliere un pellet di qualità che non intasi la stufa e assicuri una buona combustione. Allo stesso modo la scelta della legna non va fatta a occhi chiusi.

Per legni più morbidi, come quello di abete, è sufficiente una stagionatura di un anno, mentre legni più duri quali rovere o faggio vanno conservati per almeno due anni. Vi sconsigliamo di conservare la legna da ardere per più di tre-quattro anni: il naturale degrado biologico ne riduce infatti il potere calorifico.

Quindi? Quindi aggiungiamo un terzo sfidande, il metano.

Per produrre lo stesso calore generato da un metro cubo di metano, servono 2 kg di pellet. Consumando 15 kg di pellet al giorno risparmiamo 7,2 metri cubi di metano. Ora è importante capire quanto costa un metro cubo di metano che ad oggi, 20 luglio, oscilla tra gli 85 centesimi e 1,20 euro a secondo della regione italiana. 

Mentre una stufa a pellet, così come una termostufa o termocamino a legno consumano 80 kW all'anno di elettricità anche in modalità “Ecostop”, una caldaia a gas consuma annualmente 500 kWh in media, visto che il suo circolatore non è collegato in due casi su tre ad un termostato ambiente.

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