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Piscina fuori terra, così si può

Quello che serve è lo spazio esterno su cui posizionare la piscina e fantasia per il rivestimento

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Tante le possibilità e le soluzioni per instrallare una piscina fuori terra nel proprio giardino. Resta il modo più semplice sia per i lavori da fare che per le pratiche da svolgere. 

Il modo più rapido e veloce per fare di uno spazio in giardino, una bella piscina, è quello di optare per un’installazione fuori terra che è più semplice sia a livello tecnico e logistico, sia dal punto di vista burocratico e amministrativo.

Quali sono le migliori marche di piscine fuori terra?

Le migliori marche di piscine fuori terra sono Intex, Gre e Bestway, le principali aziende leader nel settore, che offrono un ampio catalogo di modelli di diverse fasce di prezzo, forma e dimensioni, per soddisfare tutte le esigenze di spazio e budget.

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Certo, una piscina fuori terra, in linea di massima, è decisamente più anti estetica rispetto ad un’installazione interrata. Ma ci sono dei modi per renderla decisamente bella.

Come? Attraverso dei rivestimenti.

Il rivestimento può essere fatto in legno, in muratura o con la pietra (ovviamente ogni scelta comporta un prezzo differente).

La prima cosa da fare prima di procedere all’installazione è comunque il livellamento del terreno. Il livellamento va fatto sempre con la tecnica dell’asportazione e mai aggiungendo terra nel punto in cui manca. Si scaverà sempre nel punto in cui è in eccesso. In questo modo si garantirà la stabilità e la solidità del terreno. Occorrerà comunque eliminare tutte le erbacce, le radici, le pietre. 

Quanti anni può durare una piscina fuori terra?

La durata delle piscine risulta ancora più lunga di quelle interrate, sono infatti garantite per 10 anni. Se prendiamo in considerazione le piscine in cemento, questo materiale negli anni è soggetto ad assestamenti, crepe e sbriciolamento.

Come si depura una piscina fuori terra?

Allo stesso identico modo di una piscina interrata. L’impianto da predisporre a servizio della piscina è il medesimo. La componente fondamentale è il filtro a sabbia. L'acqua attraversando la sabbia dall'alto verso il basso, deposita le particelle che aveva in sospensione e in questo modo si depura. Il filtro a sabbia simula quello che avviene in natura, dove l'acqua, attraversando il terreno si libera dei vari inquinanti.

A cosa serve la presa di fondo piscina?

Solitamente posizionato nel punto più profondo della vasca, lo scarico di fondo ha più funzioni: da un lato aiuta a svuotare la piscina, in caso di necessità, dall'altro è importante per aspirare lo sporco che arriva sul fondo e per tenere in movimento l'acqua, in modo da evitare sedimentazioni.

Come funziona l'impianto di filtrazione di una piscina?

C’è una pompa di filtrazione che serve per fare circolare l'acqua, dandole forza in modo che, una volta aspirata tramite skimmer o canalette, possa essere spinta nel filtro per essere pulita da ogni genere di impurità, e quindi reimmessa in vasca.

Oltre a pompa e filtro collegati tra loro e alla piscina, ci sono altri strumenti. Tra i metodi più economici per la pulizia del fondo piscina figura sicuramente l'intramontabile retino a sacco. Ma ci sono anche la spazzola da fondale, l’aspirafango per piscine, il pulitore idraulico, l’aspiratore a batteria e il robot pulitore.

Per svuotare la vasca fuori terra con una pompa, bisogna porre attenzione ai fili che devono essere sempre isolati prima dell'operazione, inoltre si deve far scolare l'acqua adeguatamente nei tombini, nella fognatura o nel giardino di casa, rispettando sempre le ordinanze comunali. 

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