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Bonus Mobili su arredo della casa e acquisto di elettrodomestici

Prorogato per il 2021 il limite massimo di 16.000 euro della detrazione pari al 50% delle spese

Fonte immagine: Gerd Altmann
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Se si sta pensando di ristrutturare la propria abitazione o si è appena dato inizio ai lavori, c’è una buona notizia da sapere: la Legge di Bilancio 2021 ha prorogato tutti gli incentivi e le detrazioni fiscali sulla casa e sono state introdotte alcune importanti novità riguardanti il Bonus Mobili.

Se si sta pensando di ristrutturare la propria abitazione o si è appena dato inizio ai lavori si tenga conto che la Legge di Bilancio 2021 ha prorogato tutti gli incentivi e le detrazioni fiscali sulla casa e sono state introdotte alcune importanti novità riguardanti il Bonus Mobili che spetta a coloro che sostengono delle spese per l'arredo della casa e per l'acquisto di elettrodomestici.

Facciamo un passo indietro per ricordare che già il decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013, con la successiva conversione in legge n. 90 del 3 agosto 2013, prorogando per la prima volta le detrazioni del 50% per ristrutturazioni di immobili residenziali, aveva anche introdotto una novità relativa all'acquisto di mobili da utilizzare per l'arredo degli ambienti che erano oggetto di tali ristrutturazioni: il Bonus Mobili. E da allora, di rinnovo in rinnovo, di proroga in proroga, arriviamo quest'anno all'estensione fino al limite massimo di 16.000 euro della detrazione pari al 50% delle spese. È stato aumentato dunque il tetto di spesa che prima era fissato a 10.000 euro. Ma questo limite non è riferito solo a una singola unità immobiliare: chi può eseguire lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari, avrà diritto al beneficio per più volte.

Tutte le condizioni, i requisiti e le modalità per presentare la domanda ed ottenere la detrazione fiscale, rimangono sostanzialmente invariati.

Però attenzione, non possono accedere all'incentivo fiscale i beni usati, mentre possono beneficiare del bonus i mobili realizzati su misura da artigiani. E questa è una notevole notizia se si ha ad esempio l’esigenza di far fare su misura una cucina i cui moduli non abbiano misure standard perché magari si dispone di soli 50cm di profondità, impensabili con il prêt à porter, oppure una zona attrezzata per il living, come fatta da un sarto, ora che si parla tanto di studiare spazi per lo smart working, dove seguire con un colpo d’occhio i bambini e continuare nel contempo gli impegni presi con i colleghi.

 

A titolo esemplificativo vogliamo ricordare che rientrano nel bonus mobili gli acquisti di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione che costituiscano un necessario complemento d'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono invece ammesse porte interne, pavimentazioni (ad esempio parquet), tende e tendaggi e tutti gli altri complementi d'arredo.

Per quanto concerne il bonus elettrodomestici possiamo citare purché di classe non inferiore alla A+: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. E segnaliamo che le spese per l'acquisto di mobili o grandi elettrodomestici possono essere detratte anche qualora tali arredi siano destinati ad ambienti differenti rispetto a quelli nei quali siano stati eseguiti i lavori edili. Altra ottima cosa è che tra le spese da portare in detrazione si possono considerare anche quelle necessarie per il trasporto e il montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o di debito).

In queste nostre considerazioni non possiamo dimenticare che l’Agenzia delle Entrate ci ricorda che l’agevolazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici è riconosciuta ai contribuenti che usufruiscono del bonus ristrutturazione per aver realizzato alcuni degli interventi di recupero del patrimonio edilizio. E che per beneficiarne è necessario che l’intervento sull’abitazione sia riconducibile almeno alla manutenzione straordinaria.

Un chiarimento della Agenzia delle Entrate ha asserito che nella categoria “manutenzione straordinaria” rientrano anche gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, quale l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili e che inoltre, si usufruisce del bonus mobili anche per l’installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore o la sostituzione della caldaia.

Allora ci sentiamo di dire ai nostri lettori che è giunto il momento di guardarsi intorno perché forse c’è bisogno di fare manutenzione straordinaria agli impianti o sostituire la caldaia, senza dover necessariamente ristrutturare tutta la casa per avere l’occasione di acquistare, beneficiando di una buona detrazione, i tanto desiderati nuovi divani.

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