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In arrivo un nuovo bonus da 1000 euro per l’efficientamento idrico della casa

Bonus bagno per la casa in arrivo: mille euro senza Isee per gli interventi sull’impianto idrico

  • shower doccia

Un bonus da 1000 euro per ammodernare rubinetteria e sanitari della casa così da migliorare i consumi della risorsa idrica: è già compreso nella legge di bilancio 2021.

Incluso nel pacchetto dei bonus mirati a ridurre l’impatto ambientale delle abitazioni e quindi la loro sostenibilità, è allo studio del Governo un bonus riguardante gli interventi idrici dall’ammontare fisso di 1000 euro erogati direttamente e non sotto forma di detrazione.

Vasca da bagno

Lo scopo è quello di diminuire gli sprechi di risorse idriche, sempre più preziose ma anche sempre più accessibili (e dunque più sfruttate).

Ad oggi è ancora allo studio la forma esatta di erogazione. I fondi messi a disposizione ammontano a 20 milioni di euro, una cifra non troppo elevata che potrebbe anche finire presto. Potrebbe però trattarsi di una sorta di prova, per capire quanto successo riscontra la misura e fare nel frattempo delle ipotesi sulla sua proroga o su un eventuale rinnovamento della formula.

Il bonus da 1.000 euro cash dovrebbe avere un impatto decisamente diverso rispetto ad una detrazione, esercitabile in 10 anni ed in ogni caso non in forma liquida ma appunto sottratta da quanto dovuto per l’Irpef.

Come funzionerà precisamente, lo si capirà, al momento del suo varo effettivo, anche dal nome di “battesimo” che gli verrà conferito. C’è chi pensa a bonus bagno o bonus rubinetti, anziché bonus idrico. La misura è già prevista nella Legge di Bilancio 2021 e copre tutti quegli interventi che portano le componenti del bagno ad essere meno “sprecone”, cioè a contenere l’utilizzo di acqua ed a prevedere modi più efficaci per non sprecarne.

Si potranno quindi sostituire i sanitari in ceramica dotati di apparecchi più moderni con scarico ridotto, oppure tutta la rubinetteria, il soffione della doccia e la colonnina mettendo sempre degli elementi più moderni e, per questo, con un flusso d’acqua più limitato e controllato.

Per quanto riguarda i sanitari in ceramica, il criterio è che abbiano una portata massima di scarico pari o inferiore a sei litri, con copertura delle spese anche per ciò che riguarda l’installazione del nuovo impianto e la dismissione di quello vecchio (oltre a coprire piccoli interventi di natura muraria per consentire l’installazione dei nuovi dispositivi).

Per quanto riguarda invece i rubinetti, l’intervento ha la stessa natura e copre quindi sia l’installazione di quelli nuovi che la dismissione di quelli vecchi, a patto che il nuovo dispositivo abbia una portata inferiore ai sei litri. Cifra che sale a nove per quanto riguarda invece i soffioni della doccia.

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