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Quali sono i risvolti psicologici ed emozionali dell'illuminazione in casa?

In un prossimo futuro il progetto di una casa passerà al vaglio non solo di un architetto ma anche di uno psicologo

  • una casa in futuro sarà arredata da architetti e psicologi

L’illuminazione di una casa può diventare una mappa di significato dell’ambiente che abitiamo, dell’immagine di noi stessi che vogliamo comunicare agli altri: facile pensare che una casa sarà ideata da un architetto sostenuto da uno psicologo. 

Ci siamo mai chiesti quanto profondamente può incidere sulla nostra sfera psicologica il tipo di illuminazione in un ambiente? Conosciamo davvero l’effetto che essa può esercitare sull’umore e sul nostro stato d’animo? Probabilmente la risposta è un “ni” ma la verità è che in molti casi l’impegno richiesto agli architetti e ai designer nel progettare l’illuminazione di una casa, in linea con le nostre emozioni, viene sottostimato. E ciò nonostante diverse ricerche abbiano chiaramente evidenziato che l’illuminazione possiede uno straordinario impatto sulla psiche e sulle risposte cognitive.

In assoluto il tipo di illuminazione gioca un ruolo molto importante nelle modalità con cui interagiamo in uno spazio. La luce, se utilizzata in maniera consapevole e mirata all’interno dei diversi ambienti della casa, può interagire con i nostri stati interni e indurre specifiche sensazioni come relax, intimità, eccitazione, efficienza, produttività o tranquillità. Analogamente, un uso non appropriato dell’illuminazione può generare irrequietezza, sonnolenza, agitazione, tristezza se non addirittura angoscia.

L’importanza del tema è tale che, probabilmente, in un futuro non molto remoto, il progetto di una casa passerà al vaglio di un architetto ma anche di uno psicologo reiterando del resto un concetto di interdisciplinarità ormai unanimemente accettato nel connubio tra architetti e geopatologi.

Un buon punto di partenza nell'analizzare questo scenario è capire quale messaggio vogliamo mandare o ricevere anche attraverso un’illuminazione “consapevole”. Proviamo a fare qualche esempio: nella zona ingresso una luce di bassa intensità e colore di tipo caldo, probabilmente, ci porterà a sentirci accolti e potremmo subito avvertire una piacevole sensazione di essere a casa. Nel corridoio un’illuminazione più forte e decisa potrà fungere da guida in un piccolo e suggestivo viaggio verso la scoperta degli altri ambienti della casa. La presenza di più corpi illuminanti nel soggiorno ci darà la libertà di creare diverse atmosfere a seconda della situazione e del momento: ora romantica ed intima con un gioco di sapienti pennellate di luci soffuse, ora giocosa e conviviale con luci “calde” ora aperta e luminosa per generare attivazione ed energia.

L’illuminazione può dunque diventare una mappa di significato dell’ambiente che abitiamo, dell’immagine di noi stessi che vogliamo comunicare agli altri e, in definitiva, un elemento strategico strettamente collegato al nostro benessere psico-fisico.

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