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Superbonus, è il Comune a segnalare la presenza di eventuali abusi edilizi che bloccano il bonus

L'Agenzia delle Entrate ha il solo compito di controllare la regolarità documentale della pratica di concessione e non può inviare controlli

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La presenza di eventuali irregolarità urbanistiche che rendono impossibile la concessione dell'agevolazione fiscale del Superbonus, deve essere obbligatoriamente segnalata dal Comune. 

Un abuso edilizio, anche di una sola unità immobiliare all’interno di un condominio, può inficiare la concessione del Superbonus. A segnalate l’abuso edilizio all’Agenzia delle Entrate, l’Ente che concede il via libera alla detrazione del bonus, è esclusivamente il Comune in cui sorge l’edificio in questione.

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Così è un obbligo quello che ha il Comune in cui l’abuso è stato commesso, di segnalare all'amministrazione finanziaria (l'Agenzia delle Entrate) eventuali abusi edilizi. Ciò comporta la decadenza dai benefici fiscali.

Il Comune deve segnalare all'amministrazione finanziaria solo gli abusi che comportano decadenza dai benefici fiscali e non altri abusi minori che invece non comportano tale decadenza.

Ciò significa che l’Agenzia delle Entrate non può in nessun caso agire di sua volontà per verificare attraverso l’invio di controlli propri, la sussistenza dei crismi di conformità alle norme urbanistiche vigenti per gli interventi edilizi oggetto di richiesta di agevolazione fiscale e/o di richiesta di contributo statale.

L'Agenzia delle Entrate ha infatti solo una funzione di verifica degli incartamenti che le arrivano a corredo delle richieste di concessione del bonus. Il suo scopo è infatti verificare la sussistenza dei requisiti che dànno diritto all'agevolazione (come ad esempio il rispetto dei limiti di spesa e la correttezza dei documenti predisposti). Svolge quindi un esclusivo ruolo di verifica documentale, potendo agire per il recupero degli importi illegittimamente detratti a seguito di interventi abusivi, solo ed esclusivamente qualora riceva una segnalazione di abuso da parte del Comune in cui l'intervento è stato realizzato.

A quel punto la detrazione viene bloccata e, in caso sia stato già erogata, si procede al recupero del corrispettivo già scalato.

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