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Efficientamento e risparmio energetico temi trainanti del PNRR

L'efficienza energetica degli edifici rappresenta una delle leve più rilevanti ed efficienti per la riduzione delle emissioni nel Paese

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  • taglio energia

Ridurre l'energia fagocitata dagli edifici per abbattere le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione di componente energetica dalle fonti fossili: sono questi obiettivi primari espressi nel PNRR.

Tra i principali capitoli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che l’Italia ha inviato alla Commissione Europea per ottenerne l’approvazione e il finanziamento attraverso il Recovery Fund, il capitolo riguardante l’efficientamento energetico degli edifici rappresenta uno dei passi fondamentali.

L'efficienza energetica degli edifici rappresenta una delle leve più rilevanti ed efficienti per la riduzione delle emissioni nel Paese, in linea con il Clean Energy Package europeo e con gli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni.

Piano Nazionale Ripresa e Resilienza

L’attuale PNIEC29 (29 Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) che è in corso di revisione, già prevede ambiziosi obiettivi in termini di efficientamento energetico. In particolare, gli attuali obiettivi di consumi di energia primaria e finale al 2030 sono pari a 103,8 Mtep di energia finale (0,8% di efficientamento annuo), con una traiettoria che prevede circa il 35% del risparmio nel settore degli edifici.

Gli edifici italiani rappresentano più di un terzo dei consumi energetici del Paese e la maggior parte è stata realizzata prima dell’adozione dei criteri per il risparmio energetico e della relativa normativa. La Componente intercetta quindi una dimensione assai rilevante per la riduzione dei consumi e per l’abbattimento delle emissioni di CO2, significativa anche con riferimento all’esposizione al rischio sismico del nostro Paese. In particolare, dalla componente ci si attende un risparmio pari a 207 Ktep l’anno di energia finale e 712 KtCO2 l’anno a regime (i.e., 2026). Oltre all’obiettivo di risparmio energetico e di prevenzione di rischi sismici, le misure incluse contribuiscono a dare forte impulso all’economia e all’occupazione del Paese, e alla promozione della resilienza sociale migliorando le condizioni abitative della popolazione e alleviando il problema della povertà energetica.

In particolare, la componente è costituita da tre linee:

  • Attuazione di un programma per migliorare l'efficienza e la sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con interventi riguardanti in particolare scuole e cittadelle giudiziarie;
  • Introduzione di un incentivo temporaneo per la riqualificazione energetica e l'adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato e per l’edilizia sociale, attraverso detrazioni fiscali per i costi sostenuti per gli interventi;
  • Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficienti.
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