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Come cambiano le città con la mobilità sostenibile

Biciclette, monopattini, mezzi pubblici per città a dimensione di cittadini e contro l'inquinamento

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Le città italiane corrono verso una maggiore sostenibilità mobile. Biciclette, monopattini, mezzi pubblici per una città a dimensione di cittadini e contro l'inquinamento, per ripensare anche a come cambiarle. Gli esempi di Latina e Parma.  

Le città italiane sono sempre più congestionate a causa dell’elevato numero di mezzi di trasporto privati, responsabili di circa un quarto delle emissioni inquinanti. Per far fronte a queste circostanze nasce l’esigenza di intraprendere un percorso verso la mobilità sostenibile.

Essere sostenibili negli spostamenti vuol dire preferire mezzi quali la bicicletta, il monopattino, i mezzi pubblici, o muoversi a piedi (quando sia possibile). Ed in alcuni casi, a rappresentare degli esempi di buone pratiche non sono solamente le grandi metropoli. A darne conferma citiamo due esempi di piccole città italiane che hanno intrapreso un percorso verso la mobilità sostenibile.

LATINA

I primi timidi interventi verso l’attuazione di misure efficaci per una mobilità più sostenibile sono emersi con il progetto Pedibus ed il car sharing elettrico Eppy. Entrambe le iniziative sono state avviate dal Comune con le migliori intenzioni eppure, essendo durate poche settimane, si sono rivelate un vero flop per la città di Latina.

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Una nuova ripartenza verso l’allineamento delle soluzioni sostenibili si è avuta con l’ideazione della Zona 30 in prossimità di una scuola media. Un’iniziativa sperimentale che ha sollevato tra i cittadini non poche polemiche a causa delle limitazioni imposte sui limiti di velocità e parcheggi in una zona particolarmente affollata.

Il progetto della Zona 30, sia nella Città di Latina come altrove, prevede la disposizione di elementi di disturbo per gli automobilisti utili al rallentamento delle veicoli ed alla sicurezza dei pedoni. Si tratta di interventi che presumono l’ampliamento dei marciapiedi, onde evitare una sosta irregolare delle auto.

Del resto si tratta di misure volte a finalizzare una riduzione continua sull’uso dell’automobile privata in contesti cittadini delicati come nel caso di un istituto scolastico. E seppur siano emerse molte critiche, la zona 30 di Latina rappresenta uno dei primi elementi di cambiamento verso le iniziative urbane europee.  

PARMA

Parma, capitale della cultura 2021, è ormai divenuta famosa per i molti progetti avviati dall’amministrazione comunale inerenti la mobilità sostenibile. Complice l’attuale contesto di emergenza ambientale e sanitaria, si è reso necessario avviare progetti utili non solo a disincentivare l’utilizzo del mezzo privato, ma allo stesso tempo permettere una maggior fruibilità della città alla mobilità lenta.

Alcune delle proposte che hanno riscosso un gran successo trai cittadini sono “Bike to work” e “Bike to school” a cui hanno aderito numerosi comuni dell’Emilia Romagna. Ad esempio, il Comune di Parma ha voluto realizzare interventi di chiusura ai motori davanti ad alcune scuole elementari e medie ed ha incrementato gli incentivi per coloro che utilizzano modalità di trasporto sostenibili.

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“PedalArt” è un’altra delle iniziative previste per incrementare la spinta verso la sostenibilità e mantenere vivo l’interesse per le bellezze che il centro cittadino offre. Si tratta di brevi gite in bicicletta organizzate con una guida esperta, e di percorsi cicloturistici da svolgersi in tutta sicurezza in un periodo particolarmente difficile per il settore turistico.

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