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Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, spazio anche all'edilizia pubblica

Scuole, edilizia residenziale e cittadelle giudiziarie al centro degli interventi programmati nel segno dell'efficientamento energetico e del green

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Nel PNRR inviato dall'Italia in Commissione europea per l'accesso ai fondi del Recovery Fund, tanti interventi in programma per gli edifici pubblici con particolare riguardo per le scuole. 

Il piano Nazionale di ripresa e resilienza presentato dall’Italia in Commissione europea per avere accesso ai fondi del Recovery Fund, prevede corposi investimenti anche per l’edilizia pubblica.

Il primo obiettivo messo a programma è quello del risanamento strutturale degli edifici scolastici da perseguire attraverso l’efficientamento energetico degli edifici, la digitalizzazione degli ambienti di apprendimento attraverso il cablaggio interno delle scuole, in modo da favorire una progressiva riduzione dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti, un miglioramento delle classi energetiche e un incremento della sicurezza sismica degli edifici. Il tasso di ristrutturazione della superficie degli edifici scolastici che si intende realizzare è pari al 20% del patrimonio esistente, raggiungendo la quota del 50% complessivo, data la situazione di partenza (30% di edifici efficienti e sicuri).

pianificazione dei lavori da eseguire

Vista la rimodulazione delle esigenze di spazio messa in evidenza della pandemia, come secondo obiettivo di procederà alla realizzazione di nuove scuole mediante sostituzione di una parte del patrimonio scolastico vetusto, soprattutto nelle aree a maggior rischio sismico. I nuovi edifici, che seguono quindi il principio di rigenerazione urbana, senza ulteriore consumo di suolo, prevederanno anche un incremento delle aree verdi, digitalizzazione degli ambienti di apprendimento attraverso il cablaggio interno delle scuole. Il numero degli edifici oggetto di intervento è pari al 20% del patrimonio esistente.

Per l'edilizia residenziale pubblica la direttrice sarà quella del “Safe, green and social”. 

Riqualificazione del patrimonio abitativo di edilizia residenziale pubblica nazionale, comprendente interventi di efficientamento energetico, volti a realizzare il passaggio di classe energetica da classe G a classe E, nonché interventi di miglioramento sismico. Si stima di intervenire su una superficie di circa 10.200.000 mq, ovvero 1/5 dell’intera superficie del patrimonio edilizio residenziale pubblico in Italia; per il miglioramento sismico si stima di intervenire su circa 1/5 di tale valore.

Nelle aree metropolitane si procederà con interventi di efficientamento energetico e riqualificazione degli edifici pubblici. Progetti in corso di definizione con l’ANCI, che riguardano la riqualificazione di edifici di proprietà comunale per utilizzi sociali.

Infine, in ordine di scrittura ma non certo di logistica o temporale, si procederà all’efficientamento cittadelle giudiziarie. Gli interventi prevedono anche la realizzazione delle cittadelle giudiziarie, riqualificazione e potenziamento del patrimonio immobiliare dell'amministrazione della giustizia in chiave ecologica e digitale. Il target è stimato in 40 edifici da riqualificare, ivi comprese la realizzazione delle cittadelle giudiziarie. Questo intervento beneficia di risorse complementari per 150 milioni dai progetti PON.

Si segnala che questa linea di azione beneficia anche di risorse complementari per 250 milioni dai progetti PON per interventi di Efficientamento edifici demanio statale.

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